Il mercato immobiliare è spesso pieno di sorprese e imprevisti. Alcune case, soprattutto quelle con prezzi da capogiro, non sempre riescono a trovare un compratore, o almeno non in tempi brevi. Il discorso vale anche per le celebrities. Può capitare che quelle che un tempo erano prestigiose dimore dalle mille e una notte appartenute a illustri personaggi dello star system, una volta abbandonate, cadano in rovina. Oppure può succedere che, dopo esser state acquistate, vengano riconvertite dai nuovi proprietari e destinate ad usi sociali trovando così nuova vita.
Stando a quanto riporta l’Insider, è il caso di Bruce Lee e della sua casa di Hong Kong (41 Cumberland Road, Kowloon Tong) che, dopo la sua morte (avvenuta nel 1973 quando aveva solo 32 anni), venne venduta al filantropo cinese Yu Pang-lin. Dopo averla trasformata in un “love hotel”, ovvero uno di quegli alberghi dove le camere vengono affittate a ore, decise di metterla in vendita per raccogliere dei fondi per sostenere le vittime del terremoto del Sichuan. L’idea venne meno a seguito del pressing dei fan di Lee che lo spinsero a ripristinare e preservare la proprietà in onore del vecchio proprietario. Alla sua morte, avvenuta nel 2015, la villa venne donata in beneficenza. Stando a quanto riportato dal South China Morning Post la casa, la cui superficie ammonta a circa 5.000 m², è stata convertita in un centro studi per bambini.
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Altra sorte quella destinata alla villa appartenuta a Mike Tyson. Siamo a Cleveland, Ohio, e proprio qui risiedeva l'ex pugile statunitense prima di finire in carcere. Dopo aver scontato la condanna di 6 anni per stupro, nel 1999 decise di vendere la proprietà a Paul Monea un uomo d’affari che, accusato di cospirazione e riciclaggio di denaro, venne arrestato. Che fine fece la casa? Rimase disabitata fino al 2010 per poi essere venduta e donata alla The Living Word Sanctuary Church. Proprio così, sono in corso i lavori per trasformare quella che un tempo era una dimora a dir poco eccentrica in una chiesa.
Decisamente curiosa anche la storia che rende protagonista la casa del chitarrista dei Pink Floyd, il compositore e produttore discografico britannico David Gilmour. The Hook End Manor, questo il nome della dimora elisabettiana del XVII secolo, sorge tra le campagne del South Oxfordshire. Gilmour la comprò nel 1980 ma venne poi venduta alla West Side Productions e rilevata dal produttore discografico Trevor Horn negli anni ‘90. Quest'ultimo, dopo un brutto incidente domestico, decise di rivenderla: sua moglie fu accidentalmente colpita dal figlio con un fucile ad aria compressa a casa. Dal 2009 appartiene a un nuovo proprietario ed è utilizzata come studio di registrazione.
Last but not least come non ricordare il Neverland Ranch di Michael Jackson? Quello che nell’immaginario collettivo era una sorta di Disneyland è oggi in stato di abbandono. Il cantante acquistò la proprietà, sita nella contea di Santa Barbara, nel 1987 per 19.5 milioni di dollari. A causa dei processi per abusi su minori e ingenti debiti il re del pop, non essendo più in grado di sostenere le enormi spese di gestione, decise di vendere la dimora alla Colony Capital per 22,5 milioni di dollari. La proprietà, soprannominata Sycamore Valley Ranch, dopo la morte di Jackson è stata messa sul mercato (2015) per 100 milioni di dollari. Tutt’oggi non ha trovato un nuovo proprietario motivo per cui il prezzo è sceso, vertiginosamente, prima a 67 milioni di dollari per arrivare alla richiesta attuale che ammonta a 31 milioni di dollari.