Lo splendido Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch, il remake di Robocop, Batman v Superman, l'originale horror It Follows sono solo alcuni dei film tornati a essere ambientati a Detroit dopo il Transformers 4 - L'era dell'estinzione che l'aveva trasformata in Hong Kong (e in attesa di scoprire di più del Transformers: The Last Knight che approfitterà delle stesse strade del 2013). Un periodo difficile per la città del Michigan, divenuta tristemente nota per lo stato di bancarotta dichiarato proprio in quell'anno, ma che oggi sembra poter rivedere la luce dopo un lungo periodo di recessione, e di ricostruzione.
Ovviamente, a causa della sua storia recente, la storica 'Motor City' viene ultimamente utilizzata - non senza polemiche - come ambientazioni per storie dark o thriller, generalmente incentrate su drammi, omicidi e violenza. Certo, come tutte le grandi metropoli, anche da queste parti ci sono zone poco raccomandabili, ma sarebbe un errore ridurre a solo questo un centro tanto importante, capace di offrire Istituti d'Arte, parchi di divertimento, strutture sportive, un interessante Riverfront, il vicino Guardian Building di Griswold St., il vivacissimo Eastern Market e ai vari Musei, come il Wright Museum of African American History e Ford Piquette Avenue Plant, ma soprattutto quello dedicato alla leggendaria Motown!
"Man in the Dark si svolge a Detroit per ragioni importanti e perché è stata la città scelta per la storia sin dalla prima bozza dello script, - racconta il produttore Rob Tapert. - Credo che Fede Alvarez abbia visto nei personaggi elementi speculari alle sfide che la città ha affrontato. Detroit è una città con un carattere vero, e ambientare il film qui gli ha dato una specificità che lo distingue dagli altri". La conferma arriva dallo stesso regista (anche di La Casa, del 2013), che spiega: "Per una storia come questa, ci serviva un posto in una strada particolare di un quartiere particolare. Di solito si cercano case spaventose in strade tranquille, mentre qui abbiamo scelto il contrario. Ci troviamo in una via spaventosa e questa è l'unica casa ben tenuta. Essendo una strada deserta, una storia come la nostra poteva benissimo succedere lì".
Ma quella strada deserta ha un nome - 1837 Buena Vista - e un volto, ovviamente fittizi. Anche se la casa di mattoni gialli scelta esiste davvero. Certo, non dalle parti del Rosa Parks Boulevard o della Wayne County, ma in una location tenuta segreta per rispetto del proprietario e ricostruita in un teatro di posa di Budapest, almeno per quanto riguarda interni e giardini. La crew è rimasta da quelle parti per sette settimane, tra luglio e agosto del 2015, prima di tornare in Michigan per degli esterni. Ma con una forza espressiva come la sua, sicuramente Detroit continuerà a essere protagonista in prossimi film. e magari non come 'Bad City'!