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La cugina Rachele di Daphne du Maurier prende vita nel Surrey

Una maestosa magione inglese è tra le location del nuovo film di Roger 'Notting Hill' Michell, insieme a Oxford e la Toscana.

20th Century Fox Italia
È decisamente il momento delle Haunted House e delle antiche magioni britanniche che, dopo aver costituito il fulcro della originale vicenda horror gotica del The Lodgers – Non infrangere le regole di Brian O'Malley sembrano avere ancora qualche 'scheletro' da rivelare… Niente di soprannaturale però, stavolta, almeno nel caso del nuovo Rachel del regista di Notting Hill, il sudafricano Roger Michell, vicenda adattata dal romanzo Mia Cugina Rachele di Daphne du Maurier e affidata al volto e al carisma ambiguo di una attrice come Rachel Weisz.



È lei la protagonista di una storia d’amore cupa, articolata su più livelli narrativi, che segue la vicenda di un giovane inglese deciso a vendicarsi della bellissima e misteriosa cugina, ritenendola responsabile della morte del marito. Ma la situazione si fa via via più complessa e anche i sentimenti del ragazzo diventano sempre più intricati, man mano che realizza di essersi irrimediabilmente e ossessivamente innamorato della donna della quale intendeva vendicarsi, e che improvvisamente sembra non esser più il mostro, o il nemico, che sembrava…

Datato 1951, il romanzo di Daphne du Maurier è solo uno dei tanti suoi cui il cinema ha scelto di guardare, approfittando del clima di suspense e passione emanato da quanto scritto sulla pagina. Da soli parlano gli esempi di Alfred Hitchcock - ispirato da quei romanzi per La taverna della Giamaica,Gli uccelli e Rebecca, la prima moglie - e di Nicolas Roeg, per A Venezia… un dicembre rosso shocking, senza contare l'adattamento precedente dello stesso Mia cugina Rachele datato 1952 e interpretato da Richard Burton e Olivia De Havilland.



Una versione che però, girata agli Studios californiani della 20th Century Fox, non poté contare sulle location originali di Oxford e del sud-est dell’Inghilterra, come in questo caso. E soprattutto del West Horsley Place nel Surrey, una estesa proprietà, costruita tra il XVI e il XVIII secolo, malridotta ma ricca del potenziale necessario al film. “A differenza delle dimore poste sotto la tutela del National Trust, che sono soggette a numerosi vincoli, Bamber Gascoigne è proprietario del West Horsley Place e questo ci ha garantito un certo grado di libertà - spiegava la scenografa Alice Normington. - Con noi è stato meraviglioso e la dimora che ci ha messo a disposizione è stata una tela vuota su cui abbiamo potuto creare la nostra opera".

"West Horsley è una proprietà enorme ed è esattamente ciò che ci serviva - confermava il produttore Kevin Loader. - Abbiamo potuto trasformarla da casa popolata in prevalenza da uomini, cani e fango in un luogo dall’aria più civilizzata e con un tocco di leggerezza, quando l’influenza di Rachel inizia a prevalere". "Tutto era così autentico che le nostre emozioni si sono sviluppate attorno a qualcosa di reale, anziché nelle raffinate ricostruzioni dei teatri di posa" secondo la diretta interessata, la Weisz protagonista, mentre anche il regista ricordava come fossero "tutti rimasti sorpresi quando siamo entrati nella casa la prima volta. Ce ne siamo innamorati, dato che lo spirito del luogo era ancora così vivo e puro".

Tra le altre location vale la pena ricordare anche la Newington House, a sud di Oxford, scelta per rappresentare la casa della famiglia Kendall, Stockers Farm a Rickmansworth, dove sono state allestite le scuderie, Old Amersham, villaggio del XIII secolo nel Buckinghamshire dove sono state ambientate tutte le riprese nella cittadina, le baie sabbiose e le scogliere del Devon, per l’area costiera in cui si trova la proprietà, mentre le sequenze italiane all’inizio del film sono state girate ad Arezzo e a Firenze.
 
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