Il koshari è una pietanza egiziana molto popolare: gli ingredienti base di questo piatto sono il riso e la pasta, ma anche lenticchie e ceci. Non deve mancare neanche uno strato di aglio egiziano, né l’aceto e la salsa di pomodoro speziata. Una guarnizione solitamente di cipolle fritte e il condimento di mastica completano il piatto.
Da ciò si deduce facilmente che parliamo di un piatto vegano, capace di soddisfare, durante la Grande Quaresima, la dieta dei Copti, in quanto priva di carni. Ma è anche il piatto che vanta un'alta velocità di preparazione e una particolare economicità. L'elevato costo della carne, infatti, ne impedisce l'acquisto alle classi sociali più misere. Comunque si sta divulgando l'usanza di aggiungervi come strato aggiuntivo fegato fritto o carne di sh?warm?, in considerazione del loro costo non elevato.
Il koshari viene prodotto in molti ristoranti, tutti specializzati in questo tipo di pasto. Ma è anche da asporto. Risale alla metà del XIX secolo, a quel periodo in cui l'Egitto risultava un paese multiculturale, nel bel mezzo di un boom economico. È stato ideato proprio come cibo vegetariano, visto che gli ingredienti sono le cipolle fritte egiziane, le lenticchie, il riso e i maccheroni. Una forte somiglianza fa capo al khichdi, cioè al piatto indiano a base di riso e lenticchie. Alcuni sostengono che siano stati i soldati dell'esercito britannico a trasferirlo in Egitto durante la colonizzazione di entrambi i paesi. Inizialmente, nei suoi primi anni di vita, il kushari era venduto sui carrelli alimentari. Solo più tardi fu introdotto nei ristoranti.
Il koshari può essere preparato a casa, o servito in bancarelle lungo la strada, ma anche gustato nei ristoranti in tutto l'Egitto. Alcuni sono specializzati in questo, e lo propongono in diverse varianti.
