Da un Venezia all'altro, dopo la presentazione ufficiale alla scorsa edizione della Mostra arriva in sala l'In Dubious Battle - Il coraggio degli ultimi di e con James Franco, proprio in concomitanza della conclusione del Festival del Lido. Un film duro (che potreste vedere gratuitamente, grazie alla promozione QMI), dalle radici lontane e dalla storia 'personale', almeno per quel che riguarda il regista e interprete, atteso in quel di Atlanta per le riprese del film sin dal marzo 2015.
Basato sul romanzo omonimo di John Steinbeck e adattato per lo schermo da parte dello sceneggiatore Matt Rager, il film ci porta in realtà nelle campagne del Sud della California, nei primi del novecento, dove i raccoglitori di frutta immigrati si ribellano ai latifondisti per non aver ricevuto i pagamenti dei salari promessi. Il gruppo ben presto assume una consistenza considerevole, più forte e più spaventoso dei suoi singoli membri. Guidati da Jim Nolan (il Nat Wolff di Colpa delle stelle e Death Note), lo sciopero si fonda sul suo tragico idealismo, sul "coraggio di non sottomettersi e non arrendersi".
Ma se il libro - ambientato nella immaginaria Torgas Valley - prendeva le mosse dallo sciopero del 1933 nella Contea di Tulare, nella regione agricola della Central Valley californiana, a sud di Fresno, uno dei primi set è stato quello tra Bostwick Rd e la 2nd St (nei pressi del quartier generale posto in Wellington St) di Bostwick, un centinaio di chilometri a est della capitale dello Stato, Atlanta.
La presenza di nomi quali Selena Gomez, Vincent D'Onofrio, Robert Duvall, Ed Harris, Bryan Cranston a Duluth (il cui locale Southeastern Railway Museum compare nel film) o presso la comunità a nordovest di Yakima, ai piedi della Catena delle Cascate, vicino Cowiche nello Stato di Washington, non è passata inosservata. Ma è il risultato finale quello più sorprendente, per l'intensità che si dimostra capace di trasmettere e per le ricostruzioni di quell'ambiente e di quel tempo.
"Sono cresciuto in California, vicino la contea di Steinbeck - ha tenuto a evidenziare lo stesso James Franco, parlando delle origini del progetto. - Lui viveva nella mia città, quando era studente a Stanford. Appena ho iniziato a leggere il libro, ero ossessionato dalla sua scrittura, lui è parte del tessuto della mia infanzia. In Dubious Battle è il libro meno noto della sua non ufficiale 'Dustbowl Trilogy', che comprendeva Uomini e topi e Furore. Si tratta di un resoconto incredibile della lotta dell'uomo contro se stesso, un argomento così crudo della Grande Depressione, e così d'attualità ancora oggi. È stato un sogno che si avvera portare il suo lavoro sullo schermo".
Basato sul romanzo omonimo di John Steinbeck e adattato per lo schermo da parte dello sceneggiatore Matt Rager, il film ci porta in realtà nelle campagne del Sud della California, nei primi del novecento, dove i raccoglitori di frutta immigrati si ribellano ai latifondisti per non aver ricevuto i pagamenti dei salari promessi. Il gruppo ben presto assume una consistenza considerevole, più forte e più spaventoso dei suoi singoli membri. Guidati da Jim Nolan (il Nat Wolff di Colpa delle stelle e Death Note), lo sciopero si fonda sul suo tragico idealismo, sul "coraggio di non sottomettersi e non arrendersi".
Ma se il libro - ambientato nella immaginaria Torgas Valley - prendeva le mosse dallo sciopero del 1933 nella Contea di Tulare, nella regione agricola della Central Valley californiana, a sud di Fresno, uno dei primi set è stato quello tra Bostwick Rd e la 2nd St (nei pressi del quartier generale posto in Wellington St) di Bostwick, un centinaio di chilometri a est della capitale dello Stato, Atlanta.
La presenza di nomi quali Selena Gomez, Vincent D'Onofrio, Robert Duvall, Ed Harris, Bryan Cranston a Duluth (il cui locale Southeastern Railway Museum compare nel film) o presso la comunità a nordovest di Yakima, ai piedi della Catena delle Cascate, vicino Cowiche nello Stato di Washington, non è passata inosservata. Ma è il risultato finale quello più sorprendente, per l'intensità che si dimostra capace di trasmettere e per le ricostruzioni di quell'ambiente e di quel tempo.
"Sono cresciuto in California, vicino la contea di Steinbeck - ha tenuto a evidenziare lo stesso James Franco, parlando delle origini del progetto. - Lui viveva nella mia città, quando era studente a Stanford. Appena ho iniziato a leggere il libro, ero ossessionato dalla sua scrittura, lui è parte del tessuto della mia infanzia. In Dubious Battle è il libro meno noto della sua non ufficiale 'Dustbowl Trilogy', che comprendeva Uomini e topi e Furore. Si tratta di un resoconto incredibile della lotta dell'uomo contro se stesso, un argomento così crudo della Grande Depressione, e così d'attualità ancora oggi. È stato un sogno che si avvera portare il suo lavoro sullo schermo".