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La morte in Messico. Festival dei Teschi

Il Festival dei Teschi ad Aguascalientes

La morte in Messico ha un significato molto particolare, triste ma al tempo stesso giocoso, ironico, irriverente. Ce lo racconta un evento, il Festival de las Calaveras, ovvero il Festival dei Teschi, di Aguascalientes.

Messico
Ad Aguascalientes, così come in molti altri luoghi del Messico, la morte ha un significato molto particolare, speciale e allo stesso tempo diverso, giocoso, ironico ed irriverente. Una delle sue feste più rinomate dopo la Fiera di San Marco, è il Festival de las Calaveras (Festival dei Teschi), che quest’anno giunge alla X edizione e avrà luogo dal 28 ottobre al 7 novembre. Nell’ambito di questo Festival si preserva il culto dei defunti e si rende omaggio a uno dei più illustri artisti plastici del Messico e di questo Stato, José Guadalupe Posada. L’insigne incisore e disegnatore fece proprio il concetto della morte, tipico dell’epoca precolombiana, inserendolo nella sua opera. Il mondo della morte raggiunge un incredibile successo nell’opera dello straordinario grafico che disegna su dei manifesti i grandi e piccoli avvenimenti: scene di omicidi, suicidi, tafferugli nelle cantinas, rivoluzioni. L’attualità è la morte. È il regno del teschio di zucchero, dei Giuda che saranno bruciati per tradimento e a lui si deve la creazione del personaggio più famoso legato alla morte: la Calavera Catrina, che funge da padrona di casa del Festival. In occasione del Festival hanno luogo varie attività artistiche, culturali e sportive, nonché spettacoli di rilievo nazionale e internazionale, come il Concurso Nacional de Grabado (Concorso Nazionale di Incisioni) “José Guadalupe Posada” oppure il Desfile de las Calaveras (Sfilata dei Teschi), che vedono la presenza di oltre 20 carri allegorici ispirati alla morte e oltre 50 gruppi di scuole varie e charros (cavallerizzi). Spiccano inoltre lo Altar Viviente (Altare vivente), unico al mondo, in cui i teschi di Posada acquistano vita al suono della musica e della danza e il Teatro Callejero (Teatro di strada) dove fanno la comparsa teschi umoristici, proverbi e coplas (componimenti musicali) dedicate sia ai vivi che ai morti. Un’altra attività di rilievo sono i Calacarrecorridos (interpretazioni musicali) turistici che si svolgono nel centro della città, nei pantheon e nei rioni tipici. Non mancano poi molte mostre di pittura, scultura e fotografia di affermati artisti locali, nazionali ed internazionali; opere teatrali per bambini e giovani in cui si ha modo di rivivere alcune delle antiche leggende messicane; mostre di arti e mestieri allestite da laboratori artigianali statali; giochi meccanici; balli e folclore tradizionali e persino una fiera del libro. In ambito sportivo, tra le varie attività, ha luogo la Caminata al Cerro del Muerto (Ascensione alla collina del morto), un itinerario che si snoda a notte fonda nei dintorni del Cerro del Picacho in cui si illuminano i piedi del defunto con delle apposite lampade. Nelle case e nei luoghi di lavoro degli abitanti di Aguascalientes, si allestiscono i tradizionali altari dei morti, delle vere opere d’arte in cui trovano spazio tutti gli elementi necessari a commemorare i fedeli defunti. Si ha modo di assaporare squisiti dolci, tra cui il tipico pane del morto e la succulenta gastronomia locale. Il Festival de las Calaveras fa da sfondo ad un’infinità di attività che consentono ad Aguascalientes di vestirsi, anno dopo anno, di arte, cultura e tradizioni per rendere omaggio ai propri defunti.
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