LA CITTA’
Appena fuori da Okayama, sulle rive del Mare Interno di Seto, nella regione di Setouchi, Kurashiki ospita quasi mezzo milione di abitanti. Si tratta di un’antica città di mercanti. All’epoca signorile era un porto attivo per il commercio del riso, come testimoniano diversi antichi magazzini. La sua posizione unica trasformò infatti Kurashiki in una città di magazzini in cui si conservavano riso, sake e cotone in attesa di dirigersi a est verso altre città più importanti. Lungo il fiume si allungano i verdi salici piangenti che ne fiancheggiano le rive e le barche rosse accendono di colore il panorama urbano, cosi come i riflessi gialli dei lampioni e il riverbero degli edifici antichi.
Leggi anche: Giappone, a Beppu il primo parco divertimenti spa
COSA VEDERE
In un edifico bianco a due piani, ispirato al Partenone greco, ha trovato sede il Museo delle Belle Arti Ohara, che ospita una ricca collezione di arte occidentale: El Greco, Corot, Rodin, Gauguin, Picasso, Pissarro, Manet, Gauguin, Toulouse-Lautrec, Modigliani, Pollack e Kandinsky. Pur facendo fortuna in tessuti e prodotti chimici, Ohara era anche un avido collezionista di arte giapponese. Presto ebbe un vivo interesse per l'arte occidentale grazie al suo caro amico, Torajiro Kojima, pittore in stile europeo. Nel 1908, Ohara spedì Kojima in Europa per studiare e, cosa più importante, usare il suo occhio per acquistare grandi opere, spesso degli stessi artisti, tra cui Monet e Matisse. Così impressionato dalla generosità di Kojima, Ohara ha finanziato altri due viaggi. Kojima morì nel 1929 e per onorarlo, per mostrare il suo lavoro e coloro che procurò, Ohara costruì il suo museo. Tre magazzini del riso sono stati trasformati nel Museo di Arte Popolare, con le loro mura bianche e le loro tegole nere caratteristiche di questo tipo di edificio del periodo Edo. Più di 4000 oggetti di arte popolare giapponese ed estera sono esposti tra cui ceramiche, oggetti in legno, in bambù, tessili. Altro museo particolare è quello del giocattolo tradizionale giapponese, che espone quasi 5000 giocattoli del paese e del resto del mondo. Reperti archeologici della regione ma anche pezzi provenienti dall’estero sono raccolti al Museo Archeologico.
LA GASTRONOMIA
Il Kaiseki è un pasto tradizionale a più portate che utilizza gli ingredienti stagionali locali più raffinati e freschi. Consiste principalmente in un assemblamento di piccoli piatti disposti artisiticamente. Ad esempio pietanze che includono shio koji, gamberetti ornati con petali di crisantemo inzuppati e mostarda di potherb; sashimi di tonno grasso, scorfano rosso e coda gialla; anguille di mare bollite con la buccia di latte di soia, servite con salsa di rapa grattugiata e condite con zenzero giapponese grattugiato e crosta di yuzu; e un controfiletto di manzo servito sul fuoco di carbone.