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El Castillo Nicaragua

El Castillo, cuore verde del Nicaragua

El Castillo si trova a soli quattro chilometri dal confine con il Costa Rica

Nicaragua El Castillo
©Marianna de Padova
Era il 1762 quando la piccola fortezza de El Castillo, voluta dagli spagnoli per contrastare i pirati, fu messa sotto attacco dai rivali inglesi, che miravano ad avere la supremazia sui Caraibi. Sembrava un attacco facile: il comandante era stato ucciso, e certo nessuno poteva immaginare che una giovane ragazza, di appena 19 anni, avrebbe potuto contrastare gli inglesi. Eppure questa piccola parte di storia caraibica fu scritta proprio dal coraggio di Rafaela Herrera, che con ingegno riuscì a salvare El Castillo, mantenendolo libero sino alla firma dell’armistizio tra inglesi e spagnoli.

Oggi rimane ben poco di quegli anni leggendari, in cui i pirati risalivano Rio San Juan, dall’estuario nel Mar dei Caraibi, sino alla foce nel Lago Nicaragua: solo le rovine della fortezza, in cima ad una collina, mentre alle sue pendici, lungo le rive del grande fiume, il piccolo villaggio de El Castillo sorride ai suoi visitatori.
Ci vogliono quasi due ore di lancia dal porticciolo di San Carlos per arrivare ad El Castillo, in cui il verde intenso della vegetazione tropicale delinea Rio San Juan. Il fiume è l’unica via percorribile per raggiungere il villaggio, o le sporadiche abitazioni che puntellano i margini: non è raro incrociare altre imbarcazioni passeggeri, o merci, che risalgono il fiume; e allora sorrisi e comunicazioni tra i conducenti sono il segnale di una comunità molto attiva e stretta. Il paesaggio, con l’insolito mezzo di trasporto, rapisce l’immaginazione e l’attenzione, fino a quando, dietro un’ansa verde, il piccolo paese si mostra in tutti i suoi colori: anche El Castillo, come le antiche città coloniali, è molto colorata.

Ma arrivati sulla terra ferma non sono tanto i colori a lasciare stupiti, quanto i sorrisi delle persone, che accolgono, avvolgono, salutando con una cordialità rara. Un calore che fa passare in secondo piano le modeste possibilità del villaggio e della gente che lo abita.  Nel villaggio, attraversato da una sola, piccola, strada, percorsa a piedi o su rare biciclette, che passa d’avanti la scuola e la chiesa, tutto è a misura d’uomo; qualche gallina può attraversare la strada, oppure una maiale può esser visto rinfrescarsi in acqua; il tutto con dignitosa pulizia, mentre dei bambini giocano sulle rive del fiume, rinfrescandosi e lavandosi.

El Castillo, a soli quattro chilometri dal confine con il Costa Rica, dipende in tutto e per tutto dal Rio San Juan, un fiume che per gli abitanti è benevolo, ma che nasconde diverse insidie: coccodrilli, caimani, basilischi e rane rosse velenose. Il fiume, vero orgoglio nazionale, a metà del suo percorso segna il confine con il Costa Rica, ma ciò nonostante è totalmente nicaraguense; e se lo si conosce e lo si rispetta, è anche possibile navigarlo alla scoperta di questi animali incredibili, quasi usciti da un libro illustrato sulla preistoria.
Una preistoria che sembra ancora viva anche nei rii secondari del fiume, dove farfalle colorate e uccelli variopinti non sono rari da vedere.

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