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Hotel a Parigi: nuovo albergo di lusso LVMHlbergo di lusso LVMH

Da Grandi Magazzini ad albergo extra-lusso

Il nuovo volto della Samaritaine di Parigi, uno degli edifici storici e simbolo della capitale francese

La Samaritaine
©Stefan Ataman/Shutterstock.com
Per passare da grande magazzino a hotel di lusso di “gavetta” ce ne vuole, ma non se sei uno degli edifici storici simbolo di una città come Parigi. Alla fine del Pont Neufe - che in realtà di “nuovo” ha solo il nome visto che è uno dei più antichi del I arrondissement - affacciato sulla Senna tra Notre Dame e il Louvre, il palazzo dalle superfici vetrate e dallo stile decò La Samaritaine è conosciuto da tutti, parigini e turisti, che almeno una volta vi sono entrati per un acquisto. Era il 1869 infatti quando l’abile mercante Ernest Cognacq insieme alla moglie Marie - Louise Jay inaugurò i Grand Magasins de La Samaritaine, che divennero il centro commerciale cittadino per eccellenza, dove trovare qualsiasi cosa si stesse cercando.

E così è stato fino al 2005, anno in cui lo storico edificio, a furia di volerne preservare il più possibile le origini, dovette chiudere per una seria ristrutturazione. Da allora, probabilmente perché gli affari non giravano più come una volta, non ha più riaperto. Tutto questo è ormai “preistoria” però, visto che le sorti della Samaritaine sembrano essere ormai molto diverse. A cambiarle è stato il colosso del lusso LVMH che acquistando l’enorme complesso - di 70mila mq - ha pensato per gli ex grandi magazzini una carriera nell’hôtellerie a 5 stelle, tanto che si parla di una sua trasformazione nella succursale cittadina dello Cheval Blanc di Courchevel.

Un futuro tutto in discesa quindi? Non si direbbe visto che il gruppo di Bernard Arnault è già al suo secondo progetto per la “ricollocazione” dell’edificio, il cui elevato valore storico e architettonico è gelosamente salvaguardato dal Comune di Parigi che, di fronte alla prospettiva di una ristrutturazione con poche aree pubbliche - leggi appartamenti e uffici - ha bocciato la prima proposta presentata. Ma imparata la lezione il leader dell’extra-lusso ha sottoposto a politici e esaminatori un’idea diversa dello sfruttamento del grande spazio che comprenderà un grande albergo, negozi ma anche abitazioni e zone di lavoro.

La rivisitazione in chiave moderna di un luogo “sacro” per la capitale francese dove - assicurano i due architetti nipponici Kazujo Sejima e Ryue Nishizawo dello studio Sanaa - l’inconfondibile facciata in vetri sulla Senna rimarrà invariata mentre a “rivoluzionare” saranno gli interni e gli edifici retrostanti. Per capire cosa bolle in pentola dovremo aspettare il 2014, anno in cui è prevista la fine dei lavori, ma intanto possiamo divertirci a immaginare il risultato di un progetto la cui spesa sarà di 450 milioni di euro.

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