Sulla costa Adriatica della Crozia si trova la città di Sebenico, Sibenik in croato, circondata da alcuni bellissimi parchi nazionali. Il suo patrimonio storico che comprende numerose attrazioni culturali è sufficiente per sceglierla come destinazione da scoprire. Il centro storico è formato da case in pietra bianca addossate le une sulle altre, strade strette e tortuose con molte scalinate e volte di pietra. Ci si addentra piacevolmente tra le sue piccole piazzette per scoprire scorci suggestivi e luoghi carichi di atmosfera. Ad arricchire ulteriormente la città è la presenza della Cattedrale di San Giacomo, uno dei gioielli architettonici della costa dalmata, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2000. La sua realizzazione si deve al progetto dell’architetto Juaraj Dalmatinac, che scelse uno stile di transizione tra il gotico e il rinascimentale dopo un decennio in cui i lavori avevano visto l’alternarsi di diversi costruttori veneziani nel ruolo di supervisori.
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Gli elementi che più rappresentano l’architetto e scultore dalmata, oltre al fregio esterno, sono le scale delle due navate laterali che scendono da un lato verso la sagrestia e dall'altro nel bellissimo battistero, la cripta del vescovo Šižigori? e il portale dei Leoni sulla facciata settentrionale, realizzato da Dalmatinac e Bonino da Milano. Entrando si possono vedere sei cappelle per ciascun lato e al di sopra di esse i matronei. Le tre navate della chiesa sono divise da archi a ogiva che appoggiano su due file di colonne. Nella navata destra sull'altare di Santa Croce si trova un crocefisso ligneo del 1455; sull’altare dei Santi Fabiano e Sebastiano si ammira un quadro di Filippo Zanimberti, mentre nella seconda campata sopra l'altare dei Re Magi spicca un quadro di Bernardino Rizzardi.
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Una delle particolarità della Cattedrale è il fatto di essere la più grande al mondo tra quelle edificate completamente in pietra, senza elementi di sostegno in mattoni o legno. Insolito è il tetto a cupola, ultimato dopo la morte di Dalmatinac da Nikola Firentinac, che proseguì nella realizzazione della facciata in puro stile rinascimentale. Altra caratteristica è il fregio che decora le pareti esterne delle absidi, con 71 teste scolpite: ritratti di volti placidi, irritati, comici, fieri o timorosi che sembrano a volte delle caricature, ma sono invece uno studio di tipi umani ispirato alla popolazione cittadina nel XV secolo. La tradizione vuole che, essendo stata la costruzione della cattedrale particolarmente dispendiosa, le teste scolpite in modo più grossolano siano quelle delle persone che si dimostrarono più avare nelle loro donazioni.