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Courmayeur vacanze sulla neve 2011

Courmayeur: inverno di sapori sul Monte Bianco

Vacanze sulla neve per buongustai: ricette dal mondo alpino valdostano

Polenta con fontina
©Shutterstock
Calorica, calda, avvolgente, buonissima: sono questi gli aggettivi che meglio si addicono alla cucina valdostana. Una cucina d’alta quota, da gustare in una baita in montagna o in un ristorante gourmet in città. Una cucina che avvolge tutti i sensi.  Merito della materia prime che qui, grazie ai verdi pascoli, all’aria pura e alla cultura di allevatori che crescono le loro bestie con cura e amore, ha un valore e un  sapore unico. 

Regina incontrastata delle ricette valdostane è la fontina, forse il biglietto da visita più noto della regione dove si produce fin dal 1717. La Fontina è un tipo di formaggio a pasta morbida e dolce, il cui latte è ricavato da vacche di razza Pezzata Rossa e Pezzata Nera Valdostana che deve essere lavorato al massimo entro due ore dalla mungitura. Il sapore, dolce, si adatta a moltissime preparazioni. La più nota è ovviamente la fonduta alla Valdostana. Ma viene usata anche come formaggio da tavola o gratinata sulle verdure ripiene; è ottima con la pasta, o nella preparazione di piatti particolarmente gustosi come gli " gnocchi " (famosi quelli “alla bava”), con le carni e le verdure.

Ma l’elenco delle prelibatezze valdostane è lunghissimo: la polenta, ad esempio, declinata con sughi importanti di carne o con i formaggi, o il pane di segale, sfizioso quando guarnito dai grandi salumi della valle, come il lardo d’Arnad cui viene dedicata anche un’apposita festa che si svolge ogni anno a fine agosto.  Una particolarità del lardo d'Arnad e quella relativa all'alimentazione del maiale che esclude mangimi integrati per lasciar spazio ad alimenti quali castagne e ortaggi e al suo modo di essere stagionato, con l'impiego di aromi reperibili in loco quali: aglio, sale, rosmarino, alloro e salamoia e conservato in un recipiente fabbricato artigianalmente con legno di castagno, denominato "doil" .

E che dire dei dolci? Degna conclusione di un pranzo valdostano ecco crostata alle mele, castagne al miele, gelato Monte Bianco, torta ai mirtilli e molto altro ancora, per scoprire il lato dolce della montagna. Il tutto con il calice pieno visto che Courmayer e dintorni vantano anche una tradizione enologica d’eccezione, di cui i vini bianchi rappresentano il fiore all’occhiello. Il Blanc de Morgex et de La Salle ad esempio: la zona di coltivazione si estende, come recita il nome del vino, nei comuni di Morgex e di La Salle, sulla sinistra orografica della Dora Baltea. Il Blanc viene prodotto da La Cave du vin blanc de Morgex et La Salle, una cantina nata dall’incontro di quasi 100 produttori locali. Per il dopo cena la proposta caratteristica e  sicuramente unica è la Coppa dell’Amicizia, uno splendido oggetto artigianale, in legno intagliato, nella quale viene versato il tipico caffè valdostano, corretto con grappa e génépy. E’ il simbolo del calore con cui il turista viene accolto in Valle d’Aosta, perfetto per rendere indimenticabili le sere invernali ai piedi del Monte Bianco.

VACANZE SULLA NEVE


Informazioni utili
www.caveduvinblanc.com
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