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Con Michael Fassbender nella Malta di Assassin's Creed

Nel film di Justin Kurzel, tratto dal celebre videogame, scopriamo La Valletta e Manoel Island

20th Century Fox
Non la Malta sfruttata da Angelina Jolie in By the Sea o da Kevin Reynolds in Risorto, ma quella di una città che conserva l’atmosfera delle sue origini cinquecentesche: quella della capitale La Valletta, location indispensabile per la trasposizione cinematografica di uno dei franchise più amati dai videogamer di tutto il mondo, diventata naturalmente teatro per le acrobazie dei protagonisti di Assassin’s Creed di Justin Kurzel con Michael Fassbender.

Nelle strade dove ancora si ergono gli originari edifici del XVI° secolo e nei suoi vicoli - dimostratisi perfetti per gli inseguimenti e le acrobazie che caratterizzano l’azione del gruppo degli Assassini - si svolge l'avventura di Callum Lynch, protagonista che, grazie ad una tecnologia rivoluzionaria in grado di sbloccare i ricordi genetici sperimenta le avventure di Aguillar, suo antenato della Spagna del XV secolo, scoprendo così di discendere dalla misteriosa società segreta degli Assassini e di avere conoscenze e abilità tali da poter sfidare una potente e crudele organizzazione Templare dei giorni nostri.

Iniziata il 31 agosto 2015, la lavorazione si è spostata tra Londra e la penisola iberica, ma soprattutto a Malta, dall'autunno di quell'anno. E fino al 15 gennaio 2016 è continuata la 'sfida' di ricreare la Spagna del XV secolo, scenario chiave per quanto realizzato tra i Pinewood Studios, Almeria e la repubblica insulare del Meditterraneo. La produzione ha scelto Malta sicuramente in parte per gli incentivi fiscali, benefit che ne fa una location molto utilizzata dalle produzioni di film che necessitano zone di mare e/o desertiche tanto quanto contesti storici come quelli dei Fort Rinella e Manoel Island che vediamo nelle scene del film.

Una scelta, quindi, orientata da ragioni di verosimiglianza storica, ma anche per la presenza di capaci maestranze locali e infrastrutture di produzione. "Siamo andati a Malta per quattro settimane e abbiamo costruito alcuni set molto grandi lì - dice il produttore Patrick Crowley. - Abbiamo utilizzato le fortezze esistenti, Malta ha più rocche di qualsiasi altro posto che abbia mai visto, e alcune zone del centro storico, sono autentiche del periodo a cui eravamo interessati. E’ un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, un fantastico valore aggiunto per la produzione".

"In un’epoca in cui c’è tantissima CGI, volevamo realizzare quante più riprese secondo la vecchia scuola - ha dichiarato il protagonista, Fassbender. - Volevamo avere quella sensazione in cui si può quasi sentire il sudore, il sangue e il vero sforzo che è stato necessario nelle scene fisiche del film". Un risultato sicuramente raggiunto, anche correndo qualche rischio reale, come per il "Salto della Fede" (realizzato dallo stunt Damien Walters nel deserto dell’Almeria) o per le scene girate sul tetto di una chiesa vecchia di 500 anni a La Valletta, in alcuni casi assicurando le funi di sicurezza degli stuntmen a un intonaco centenario, sperando che tenesse. Per la soddisfazione finale del regista, secondo il quale: "percepire un senso di pericolo in questa scene, un senso di realismo, dà una boccata d’ossigeno al film… Lo sforzo nel girare molte riprese dal vivo rende l’esperienza cinematografica molto più coinvolgente".

 
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