Cannes: il sacro e il profano

Era il 1939 quando l’allora ministro francese della Pubblica Istruzione e delle Belle Arti Jean Zay, indignato per le ingerenze del governo fascista italiano e di quello nazista tedesco nella selezione dei film per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, propose di creare a Cannes un festival di cinema di livello internazionale. Con lo scoppio della guerra la prima vera edizione si svolse solo nel 1946 ed effettivamente è diventato uno dei più importanti e rappresentativi eventi cinematografici del  mondo.

Ecco quindi che la bella città della Costa Azzurra tra il 15 e il 26 maggio avrà tutti i riflettori puntati su di se, e quest’anno il Festival si presenta con un Presidente di Giuria da Oscar, Steven Spielberg, un film d’apertura travolgente come il Grande Gatsby, un cartellone sempre ricco ed interessante, una giuria sbalorditiva che vede tra gli altri i nomi di Nicole Kidman, Ang lee, Christopher Waltz, Cristian Mungiu, Daniel Auteuil e una madrina perfetta come la francesissima Audrey Tautou. (Segui il Festival con gli aggiornamenti in tempo reale di FILM.IT).Uno dei momenti principali che tutti aspettano è la cerimonia d'apertura, con la celebre passerella delle star all'ingresso della sala delle proiezioni del Palazzo dei Festival, sul Boulverd de la Croisette, dove si possono incontrare le celebrità in tutto il loro splendore.

Ma Cannes in ogni momento dell’anno è il cuore mondano della Costa Azzurra, ed è quasi difficile credere che in origine era un umile borgata di monaci e pescatori. Potendosi dedicare un lungo weekend alla scoperta della città, la mattina seguente la cerimonia di apertura si può iniziare una visita alla Città Vecchia, situata intorno all'antico castrum di Canois sulle pendici del mont Chevalier, per un salto in tradizioni autentiche lontano dalla mondanità della croisette. Corrisponde al quartiere Le Suquet e conserva alcuni resti delle antiche mura e la Cattedrale di Notre Dame de l’Esperance in stile gotico provenzale.

Un ottimo ristorante per pranzo, nascosto nella Città Vecchia, è Mantel (22, rue Saint-Antoine Le Suquet; tel: 0033/ 4 93391310; www.restaurantmantel.com), che propone piatti francesi che si possono anche scegliere con il menu fisso. Nel pomeriggio la passeggiata continua ammirando una torre dell’orologio e i resti del Castello, nel quale è ospitato il Museo Castre. Qui si possono trovare le collezioni originali lasciate alla città dal Barone Lycklama nel 1877, per un viaggio nell’etnografia e nell’arte primitiva: le collezioni d’arte ed oggetti provengono dall’Oceania, dall’Himalaya e dalle Americhe oltre che dal Mediterraneo. La Cappella di Sant’Anna, invece, riunisce una collezione di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo.

Se per la cena volete osare un po’, Le Palme d’Or dell’Hotel Martinez (73 Boulevard de la Croisette; tel: 0033/ 4 93901234; www.cannesmartinez.grand.hyatt.com) è considerato spesso il miglior ristorante di Cannes: la posizione con vista sulla baia è invidiabile, l’arredamento elegante e contemporaneo colpisce per lo stile Art Deco, il menu raffinato propone piatti tradizionali ed internazionali e, grazie anche alle due stelle Michelin, non mancheranno incontri ravvicinati con i Vip.

Il giorno seguente può essere dedicato alla visita delle Isole di Lerins, Sainte Marguerite e Saint Honorat, la cui fama è legata soprattutto ai lunghi anni di prigionia che qui patirono alcuni uomini illustri della storia, tra cui l’enigmatico uomo dalla Maschera di Ferro. Queste isole sono piccoli paradisi immersi nella vegetazione, tra sentieri e insenature, ma sono anche la testimonianza dell’antica vocazione monastica della città: basti pensare che un tempo Signori di Cannes furono gli Abati di Lerins e sull’isola di Saint Honorat si trova l’Abbazia omonima.

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