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Assuan e Abu-Simbel

Arrivati sin qui, il rientro al Cairo diventa, per contrasto, ancora più significativo: si percepisce nettamente il senso di aver compiuto un viaggio a ritroso nel tempo.

Tempio di Philae visto dal Nilo
© Jeff Schultes/Shutterstock
Da Comombo verso Assuan ci si avvicina al grande lago Nasser, creato artificialmente dalla diga in terra di Assuan, grandissima opera di ingegneria italiana. La diga ha provocato la sommersione completa di molti monumenti tra cui il complesso templare rupestre di Abu-Simbel, completamente smontato e ricostruito qualche centinaia di metri più a nord. Il complesso consta di due templi, quello grande, dedicato a Ramesse II, con le famose quattro statue giganti del faraone-Dio, e il tempio piccolo, dedicato da Ramesse II alla moglie Nefertari. La caratteristica del tempio Grande è che è stato costruito in modo tale che nel giorno del compleanno di Ramesse II (in realtà, il 21 febbraio ed il 21 ottobre) un raggio di sole entrasse dalla porta di accesso e, attraversando tutto il colonnato ipostilo, andasse a illuminare il sacello del dio Sole.

Bisogna avere un po' di fortuna per visitare Abu-Simbel in quanto, a causa della sua posizione in pieno deserto, è spesso soggetto a tempeste di sabbia. In tal caso è consigliabile sostare ad Assuan per qualche giorno. E' possibile visitare, invece, la diga e affacciarsi dal paramento di monte (verso il lago Nasser) e da quello di valle (verso il Nilo con vista su Assuan). Lungo le sponde del lago Nasser si può fare un po' di camminata in pieno deserto.

Caratteristico di Assuan è il coloratissimo mercato delle spezie e delle ennè, caratteristico perché si vendono prodotti del sud dell'Egitto, persino i coccodrilli! Il mercato è famoso per la produzione artigianale delle essenze, per la vendita delle pietre preziose (come le acque marine, ma attenzione ai falsi!).

Attorno ad Assuan si possono visitare le cave di granito rosa da cui venivano estratti i materiali per i templi. Tra le opere incomplete qui visibili, l'obelisco incompiuto, un monolite ancora attaccato alla roccia madre e staccato solo lateralmente. Sempre nei dintorni si trovano le famose isole, come quella di Phile (isola elefantina) dove c'è il tempio di Iside (proveniente da un'isola adiacente sommersa dalla diga). Da non perdere la visita all'isola dell'orto botanico che si raggiunge soltanto in barca. È un'isola assolutamente rigogliosa in mezzo al deserto, ricca di vegetazione tropicale (palme, sicomori) ed offre un bellissimo scorcio sulla sponda occidentale desertica del Nilo con le dune di sabbia che si specchiano nell'acqua. Un tipico prodotto che si può acquistare ad Assuan e all'orto botanico è il profumatissimo legno di sandalo.

Arrivati sin qui, il rientro al Cairo diventa, per contrasto, ancora più significativo: rispetto all'andata (vedendo Il Cairo per la prima volta) si percepisce nettamente il senso di aver fatto un viaggio a ritroso nel tempo.

twitter@shantiomartino

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