Venezia torna al centro dell'attenzione di studiosi e ricercatori di tutto il mondo dopo le ultime misurazioni satellitari analizzate in uno studio condotto dai icercatori della Scripps Institution of Oceanography alla University of California di San Diego, in collaborazione con Tele-Rilevamento Europa, la società italiana che misura le deformazioni del suolo.
Secondo questo studio, infatti, la città della Laguna rischia di sprofondare nelle acque dei suoi famosi canali, un effetto dovuto all'aumento del livello delle acque di circa due millimetri all'anno che, combinato all’innalzamento del livello del mare rispetto alla terra, porterebbe a abbassamento complessivo di circa quattro millimetri all'anno.
I nuovi dati, dunque, sono in contraddizione con la tesi che sostiene che l'abbassamento di Venezia sia ormai un processo finito, indicando al tempo stesso un'inclinazione verso est della città, che complessivamente nei prossimi 20 anni rischia di scendere di 8 centimetri rispetto all'altezza media dell'acqua della laguna.
Non tutti gli scienziati però condividono questa tesi, una posizione confortata dal fatto che le misurazioni dell'innalzamento dell'acqua a Venezia variano di periodo in periodo, mostrando ampi margini di incertezza.
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