Il 2013 è un anno da ricordare per
Utrecht. 300 anni fa, infatti, nella bellissima città Olandese ebbe
luogo la firma dei famosi trattati che posero fine, senza l'utilizzo
di armi, alla lunga ondata di conflitti che da secoli funestava
l'Europa, a dimostrazione dell'immenso potere della diplomazia. Quale
miglior modo, dunque, di festeggiare un tale illustre centenario, se
non a ritmo di musica? Magari di quella musica che risuonava nei
Paesi europei proprio all'epoca del trattato. Non bisogna giocare di
fantasia per godere di un'iniziativa così interessante, perché
proprio Utrecht, dal 23 agosto al 1 settembre, sarà teatro
d'eccezione dell'Oude Muziek Festival, una rassegna dedicata alla
musica antica che ripercorrerà i generi in voga proprio ai primi
anni del XVIII secolo, celebrando l'importante anniversario della
firma dei trattati.
Per una settimana, animata da concerti,
appuntamenti letterari, una mostra e persino un simposio, le note di
musicisti come Ciconia, Lassus, Froberger e Muffat riempiranno le
pareti delle diverse location che ospiteranno le esibizioni e, il 25
agosto, il gradimento è assicurato durante lo spettacolo all'aperto
in Piazza Duomo che avrà come protagonista la campana Hemony con il
suo storico Carillon. Gli appuntamenti sono numerosi e ad ogni orario
del giorno e della sera ma, anche se si dovesse avere l'impressione
di non avere il tempo per dedicarsi ad altro che ai piaceri della
buona musica, non si dovrebbe rinunciare a pianificare
un'interessante visita della città, ricca di testimonianze storiche
e culturali di estremo valore e di grande fascino. Tra un concerto e
l'altro, infatti, i canali di Utrecht offrono pittoreschi scorci,
chiese bellissime e palazzi signorili. Vale la pena, quindi,
ritagliarsi un po' di tempo per scoprire questa località piccola ma
così ricca di attrazioni.La prima attività cui dedicarsi una volta
giunti ad Utrecht è una caratteristica passeggiata per il centro
storico che permetterà di “rompere il ghiaccio” con la città
offrendo una visione d'insieme d'eccezione che colpirà i più
scettici.
Il centro storico è un vero
concentrato di bellezze gotiche ed il modo migliore di tuffarsi in
questo stile architettonico è quello di incominciare il proprio
itinerario proprio dal cuore della città. Domplein, la piazza del
municipio, è un autentico gioiello in cui si incastonano, splendidi,
la cattedrale, la Domkerk, con la sua altissima torre e la Domtoren,
risalente al XIV secolo e dotata di un antico carillon che ogni
sabato suona piacevoli concerti. Dall'alto dei suoi 112 metri si
potrà godere di una vista mozzafiato su Utrecht, i suoi dintorni e,
nelle giornate più limpide, persino su Amsterdam. A completare la
visita , il Pandhof, il bellissimo giardino della Domtoren. Poco
distante, la chiesa di San Pietro, Pieterskerk, offre un altro
magnifico esempio di arte gotica, così come le chiese di San Giacomo
e San Nicola. Addentrandosi per le vie del centro, ci si imbatte in
edifici di grande valore storico risalenti al XVI e XVII secolo,
mentre in Ersamuslaan si può visitare la particolare Casa Rietveld
Schroder costruita secondo i dettami del movimento artistico chiamato
“Lo Stile”. Proprio alla sinistra di Domplein, in un edificio
neorinascimentale della fine del XIX secolo, sorge la famosa
Università cittadina che vanta 37.000 frequentanti tra studenti
iscritti ed impiegati e che, nel corso dei decenni, ha trasformato
Utrecht in una città giovane e dalle atmosfere frizzanti, in cui la
notte è “piccola” e si può godere di numerose attrattive, come
una caratteristica passeggiata tra le installazioni luminose
dell'itinerario Trajectum Lumen che ripercorre le vie del centro
nelle ore serali per mostrarne gli scorci più belli sapientemente
illuminati da artisti di fama internazionale.
Ma Utrecht è anche una città di
musei, ed il secondo giorno di una vacanza nella città olandese
potrebbe essere dedicato proprio alla visita delle più belle ed
interessanti esposizioni cittadine. C'è solo l'imbarazzo della
scelta, potendo spaziare dal Centraal Museum, allestito presso
l'antico convento di Sant'Agnese e ricco di dipinti olandesi, sino al
Museum Catharijneconvent, ricavato da un antico ospedale, che
ripercorre le tappe delle storia della cultura cristiana in Olanda.
Molto particolari il Museum Van Speelkolk tot Pierement, dedicato
agli strumenti musicali automatici, per rimanere in tema Festival, e
lo Spoorwegmuesum che celebra la tradizione ferroviaria cittadina .
Per chiudere in bellezza, l'ultima
mattina di soggiorno potrebbe essere dedicata ad una visita davvero
piacevole, quella al fiabesco castello De Haar, di origine medievale
ma ricostruito in stile neogotico dall'architetto Cuypers che si
occupò anche della restaurazione del pittoresco borgo adiacente. E
se fosse rimasto appena un pochino di tempo prima di reimbarcarsi per
tornare a casa, una gradevole “sessione” di shopping è
d'obbligo, potendo, peraltro, scegliere tra numerose soluzioni, prima
fra tutte quella dei negozi delle vie del centro, per proseguire con
il caratteristico mercato giornaliero oppure con i 150 punti vendita
del centro commerciale Hoog Catharijne.