I migliori motoitinerari per il weekend di Pasqua e Pasquetta testati da migliaia di centauri di TrueRiders, la più grande community italiana interamente dedicata al mondo del travel su due ruote, con quasi 60.000 fan, oltre 150.000 utenti al mese e una diffusione capillare sul territorio nazionale (e non solo). All’interno del suo parco di itinerari, che copre tutte le venti regioni italiane, TrueRiders ha analizzato le preferenze dei suoi utenti, sia sui canali social sia sul sito, individuando i percorsi più interessanti per le festività pasquali. Eccoli nelle foto che seguono.
Al Nord, non manca un appuntamento che potremmo definire “tradizionale” per i centauri: stiamo parlando del Lago d’Orta. Situato nel Piemonte, più precisamente tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, il Lago d’Orta sorge sulle propaggini del Mottarone, una delle vette delle Alpi Pennine dalla quale, arrivando con un imponente percorso stradale, si gode di una invidiabile vista panoramica sulla Valsesia.
E per i riders più fedeli, non può mancare una visita all’antica Abbazia fondata da San Colombano di Bobbio, che è proprio il patrono dei motociclisti, in ricordo della sua vita perennemente in viaggio alla ricerca di persone, esperienze e della trasmissione del messaggio cristiano.
Il percorso, letteralmente scavato nella pietra calcarea degli Appennini umbro-marchigiani, si apre in scenari panoramici inimitabili, con le pareti rocciose ricoperte da una macchia sempreverde, mentre si affrontano le curve e i tunnel, tra i quali la celeberrima “galleria del Furlo”, la cui costruzione risalirebbe addirittura all’epoca dell’imperatore Vespasiano, intorno cioè all’anno 76-77 dopo Cristo.
Il suo territorio così vario, gli antichi borghi sulle vette appenniniche, ma anche il mare che bagna la città di Termoli, rendono il Molise – una terra dove le tradizioni enogastronomiche sono fra le più antiche e gustose d’Italia – la meta ideale per un weekend di Pasqua e Pasquetta all’insegna della scoperta. Le destinazioni migliori? Agnone, dove scoprire l’antica produzione di campane e Frosolone, la città dei coltelli, passando per Pietrabbondante e senza dimenticare l’Acropoli di Terravecchia.
Concludiamo il nostro viaggio tra le moto proposte di Pasqua e Pasquetta con un “salto”, si fa per dire, nella Sardegna occidentale. Eccoci sulla strada che unisce Alghero e Bosa, e che proprio tra queste due splendide località prende il nome. La Alghero-Bosa è un percorso che i turisti su due ruote conoscono a menadito, poiché, nonostante il suo carattere prettamente “marittimo”, attraversa zone la cui configurazione territoriale ha spinto a realizzare una strada ricca in tornanti e saliscendi, ma sempre con un privilegiato affaccio sulle limpide e cristalline acque del Mar di Sardegna. Senza dimenticare, ovviamente, origine e termine di questo percorso, una cinquantina di chilometri in tutto, dove si respira ancora l’antica influenza catalana e dove, tra un piatto di pesce e un bicchiere di mirto, vi sentirete davvero avvolti dal caldo e accogliente clima sardo.
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