Pregevole esempio di villa con giardino all'italiana, Villa Caprile si estende alla porte di Pesaro in una cornice paesaggistica di grande fascino. La sua costruzione risale al 1640 quando il marchese bergamasco Giovanni Mosca scelse Caprile come luogo i villeggiatura realizzando questa sontuosa residenza estiva che ha mantenuto inalterato, nel tempo, il suo fascino. Alla stessa epoca della sua costruzione risalgono i ricchissimi giochi d'acqua che hanno reso famosa questa bellissima villa marchigiana. E', invece, durante il secolo successivo che i discendenti del marchese hanno intrapreso l''importante opera di ampliamento che ha dato al complesso la struttura con cui è giunto sino ad oggi che ospita l'Istituto Tecnico per l'Agraria "A. Cecchi".
La dimora, riccamente decorata ed affrescata, è stata oggetto di restauro alla fine del XVIII secolo, epoca in cui è stata ricostruita anche la cappellina di impronta neoclassica. Ma l'autentico fiore all'occhiello di questa dimora marchigiana sono certamente i suoi giardini terrazzati che seguono l'andamento della collina. Si sviluppano su tre grandi terrazze collegate tra loro da scalinate. Il primo si presenta come il tipico giardino all'italiana adornato da una grande vasca, aiuole ed agrumi. Ed è proprio qui che i famosi giochi d'acqua, presenti sin dalla costruzione della villa, sorprendono i visitatori in un trionfo di spruzzi, piogge e getti improvvisi che scaturiscono dagli elementi vegetali, architettonici e scultorei provocandone, talvolta, il movimento, come avviene, ad esempio, nelle grotte sotto la scalinata del primo piazzale dove l'acqua anima carillon ed orologi ed apre finestre con nascosti automi .
Per la loro realizzazione venne concepita una grande galleria filtrante, destinata alla raccolta delle acque, che si insinua per quasi due chilometri all'interno della collina. Si tratta di veri e propri scherzi d'acqua, spesso azionati involontariamente dallo stesso visitatore tramite meccanismi nascosti, tutt'ora funzionanti e basati sull'effetto sorpresa. Nel corso dei secoli questi giochi d'acqua, differenti da quelli che adornano altre eleganti dimore storiche italiane, hanno conquistato gli illustri visitatori ospiti della villa tra cui Casanova, Stendhal, Rossini e Leopardi.
Il secondo livello è, invece, occupato ancora oggi dal Pomario che accoglie numerose piante da frutto richiamando il tipico stile dei giardini arabi presenti nelle aree ci cultura spagnola. Il terzo giardino è, invece, dedicato alla coltura delle essenze aromatiche ed adornato da una splendida vasca dalla quale si erge la statua di Atlante con il Globo. Nel corso del XVIII secolo, inoltre, i giardini vennero arricchiti con un caratteristico teatrino di verzura realizzato interamente, in ogni suo elemento, da vegetazione. L'arena, incorniciata da cipressi, ha fatto da palcoscenico a numerose rappresentazione tra cui quelle dell'Arcadia pesarese ed, ancora oggi, durante la stagione estiva, ospita spettacoli ed eventi.
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