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san vito lo capo cous cous fest 2013 settembre

San Vito Lo Capo: mari e monti

La cittadina famosa per il cous-cous è un piccolo gioiello da scoprire tra spiagge, piazze storiche e grotte avventurandosi nei pressi del Monte Monaco.

Sicilia - San Vito Lo Capo
©Shutterstock
Tra mare e montagna, sorge San Vito Lo Capo, piccolo gioiello in provincia di Trapani. Il vanto principale di San Vito è il mare e i quasi tre chilometri di spiagge dorate. Il mare è cristallino, la sabbia è un morbido tappeto; ogni tanto spuntano gli scogli a rendere il panorama più frastagliato. Non mancano i monumenti da vedere. La strada principale del paese è la via Venza adornata di murales e piante rampicanti. E' un vero e proprio salotto all'aperto con antichi abbeveratoi adibiti a fioriere e panchine in ferro battuto. Nel periodo estivo ospita concerti di musica classica e un appuntamento con la cultura intitolato "Libri, autori e buganvillee". A settembre, l'appuntamento pià famoso è con il Cous-Cous Fest, la gara internazionale dedicata a questo tipico piatto della cucina mediterranea che ha una edizione anche on-the-beach


IL COUS COUS PARLA SICILIANO

A Piazza Santuario sorge il particolare Santuario, risalente al 1450 circa. Edificato sulla chiesetta preesistente dedicata a San Vito Martire, in realtà con la sua alta e grossa torre quadrata sembra piuttosto un castello medievale. Della chiesa originale resta solo l'abside, attuale "Cappella San Vito". Da visitare la nuova sede del comune, Palazzo La Porta, e la Cappella di Santa Crescenzia, costruzione ricca di fascino in stile arabo-normanno, sulla strada provinciale. Infine, non dimentichiamo il "Museo del Mare" dove si conservano importanti reperti archeologici recuperati dai fondali marini sanvitesi.

Per gli amanti della natura e in particolare delle passeggiate a cavallo la zona è ricca di maneggi. Chi vuole dedicarsi al trekking può lanciarsi all'ascensione del Monte Monaco (532 metri) da cui si gode la vista di luoghi bellissimi: i golfi di Cofano, San Vito e Castellammare e, nei giorni più sereni, addirittura l'isola di Ustica. Comunque per i meno esperti molti sono i sentieri che conducono al monte che sul versante orientale ospita alcune grotte. Tra queste la "Grotta del Racchio", nota per le incisioni raffiguranti cervi, e la "grotta di cala Mancina", per l'incisione di una figura antropomorfa.

Gli antichi greci e latini, per l'abbondanza dei tonni, chiamavano la costa tra San Vito lo Capo e Scopello con il nome di "Cetaria". Qui e lungo le montagne, si estende per 7 chilometri una delle più famose riserve naturali d'Italia, la Riserva dello Zingaro. Il suo simbolo è la "Palma Nana" e la sua bellezza è indescrivibile. Si visita solo a piedi, per non turbare il suo equilibrio naturale. Mare blu, calette protette dalle rocce, grotte sottomarine, grotte sulle montagne come la "grotta dell'Uzzo" che conserva le tracce dei primi insediamenti preistorici in Sicilia.

Per i buongustai, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Domina il cous cous di pesce e il pesce in generale, cucinato in mille maniere. Tra le particolarità le "cassatelle al brodo di pesce", o la pasta con pescespada, l'aragosta o con la "neonata". Ottimi i dolci, come nella migliore tradizione siciliana.

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