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Roma, le meraviglie dei giardini di Palazzo Colonna

Alla scoperta del magnifico giardino adagiato sulle pendici del colle Quirinale

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Courtesy of ©Sailko/Wikipedia CC BY SA 3.0
Il cortile di Palazzo Colonna
Roma è una fonte inesauribile di sorprese in ogni angolo del centro. Piazze magnifiche si intrecciano con vicoli pittoreschi, fontane monumentali lasciano il posto a chiese antichissime e palazzi che trasudano arte. Uno di questi è Palazzo Colonna, sul colle Quirinale, un trionfo di forme barocche che ospita, tra i suoi saloni, la magnifica Galleria Colonna e la sua impressionante collezione di opere d'arte tra dipinti, sculture ed arredi risalenti ad un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo. Questo luogo carico di storia e di arte nel cuore della Capitale non è soltanto quadri, statue e stanze sontuose. Al di fuori del palazzo si estendono, infatti, dei giardini meravigliosi che, ogni sabato mattina, aprono le porte ai visitatori.

Questa suggestiva oasi verdeggiante si estende sulle pendici del colle Quirinale regalando scenari carichi di fascino in cui natura, arte e storia si legano indissolubilmente. Tra questi giardini e tra le mura del palazzo si sono aggirate, nel corso della storia, personalità illustri appartenenti ai mondi e alle epoche più disparate. Dal Petrarca al papa di famiglia Martino V, dalla poetessa Vittoria con Michelangelo a uomini d'arme come Sciarra, avversario di papa Bonifacio VIII, e Marcantonio II, vincitore della battaglia di Lepanto, tantissimi esponenti della storia romana e non solo hanno passato del tempo in questo luogo meraviglioso.

Lasciarsi incantare dalle opere d'arte della Galleria Colonna e dalla splendida cornice che le custodisce è d'obbligo. Ma sarebbe un peccato farsi sfuggire l'opportunità di esplorare i magnifici giardini che adornano il Quirinale. Un tempo l'area ospitava le vestigia di un grandioso tempio risalente al II-III secolo d.C. descritto dapprima come luogo di culto dedicato a Saturno e Bacco, poi come tempio del Sole di Aureliano, tempio di Serapide, o, infine, come tempio severiano di Ercole e Dioniso. A partire dal XVI secolo, però, il giardino divenne oggetto di una massiccia opera di qualificazione ed abbellimento.

Agli inizi del XVIII secolo, il principe Filippo II Colonna fece realizzare i ponticelli sovrastanti via della Pilotta che congiungevano i giardini con il palazzo e fece, inoltre, edificare dall'architetto Specchi la monumentale edicola al centro della quale campeggia la statua di Marcantonio II Colonna, che costituiva il terminale prospettico della galleria. Allo stesso periodo risale il restauro del ninfeo sul lato opposto del giardino. Già decorato con statue antiche, venne adornato con vasi di agrumi ed altre sculture. Due secoli più tardi, infine, l'architetto Tommaso Buzzi realizzò la bella decorazione in mosaico sulla parete superiore.

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