IL GIARDINO BOTANICO
Tra i più interessanti d’Europa, l’Orto botanico di Palermo costituisce la più rilevante struttura didattico-scientifica dell’ex Dipartimento di Scienze Botaniche e rappresenta il nucleo storico attorno al quale la botanica accademica si è sviluppata a partire dal 1795, quando venne inaugurato. Ha da sempre attratto studiosi, naturalisti, viaggiatori, curiosi in cerca di piante esotiche ed ispirato artisti, aggregato cultori di biologia naturale e promosso la diffusione, in Sicilia, nel resto dell'Italia e in Europa, di specie vegetali originarie anche delle regioni subtropicali e tropicali, per questo ha un’importanza fondamentale anche nel contesto internazionale. Oggi, infatti, è il più ricco in Italia e tra i primi in Europa.
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LA STORIA
La sua origine risale al 1779, anno in cui a Palermo sorse l’Accademia di Regi Studi, quella corrispondente all’attuale Università degli Studi di Palermo di cui l’Orto botanico è oggi un’istituzione. Inizialmente vi furono coltivate piante medicinali utili all’insegnamento, ma questo primo orto venne poi trasferito in una sede più ampia per soddisfare le necessità e renderlo più moderno. Fu scelta un’area adiacente alla Villa Giulia, dove l’orto assunse un interessante ruolo per lo sviluppo delle Scienze botaniche nell’interesse soprattutto della Medicina e dell’Agricoltura. Nel corso dei secoli venne ulteriormente ampliato con diverse serre e giardini.
COSA VEDERE
La collezione scientifica è composta da oltre 12 mila piante. Si possono ammirare specie vegetali monumentali sviluppate grazie al clima favorevole, come il gigantesco esemplare di Ficus magnolioides, dai grandi rami che si estendono per metri e metri in linea orizzontale, sorretti nel peso da radici aeree che scendono e si conficcano nel suolo trasformandosi in tronchi. Tra le altre specie curiose spicca l'albero bottiglia, noto anche come falso kapoc, presente con numerosi esemplari che bordeggiano un bel viale: si tratta di una pianta diffusasi a scopo ornamentale nel Mediterraneo proprio attraverso l'Orto botanico di Palermo. L’albero del sapone viene così chiamato perché i frutti contengono saponina e utilizzati, nei paesi d'origine dell’Asia orientale, come detergente. Nell'Aquarium prosperano diverse piante acquatiche tra le quali varie specie di ninfee e il caratteristico fior di loto. Suggestivo è l’intricato boschetto di bambù e il laghetto con il papiro e un monumentale esemplare di sangue di drago. La collezione di cicadacee comprende veri e propri fossili provenienti dall'Australia e non solo. Impiantata per la prima volta nell’Orto Botanico di Palermo è la Cycas revoluta, oggi molto diffusa anche nelle ville e nei giardini della Sicilia, mentre nella serra della Regione si trovano piante provenienti dai climi caldo-umidi tropicali ed equatoriali. La serra Carolina fu un dono della regina Maria Carolina di Borbone: viene detta anche giardino d'inverno perché qui vengono ricoverate alcune delle piante coltivate nei vasi durante i mesi più freddi. Vi crescono piante come il caffè, la sensitiva, varie bouganvillee.