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Marche, itinerari alla scoperta del foliage

Nelle Marche per ammirare i colori dell'autunno

Dal Parco Sasso Simone alla faggeta di Canfaito, dalla Riserva Naturale della Gola del Furlo al Parco dei Monti Sibillini

foliage autunnale<br>
©Ufficio stampa Marche
Vigneto a Camerano
In autunno i parchi e le riserve delle Marche si tingono di meravigliosi colori caldi, invogliando a lunghe passeggiate per ammirare lo straordinario spettacolo del foliage. Per godere appieno di questo fenomeno naturale, si può camminare all’interno del Parco Sasso Simone e Simoncello. O ci si può  recare nella Riserva Naturale della Gola del Furlo. Ma si possono anche raggiungere la faggeta secolare di Canfaito, un ampio altopiano situato sulle pendici del Monte San Vicino, o il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, culla della mela rosa, presidio Slow Food.

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la cerreta più grande d’Europa
 
Nel Parco Sasso Simone e Simoncello la cerreta più grande d’Europa
 
Il Parco Naturale Regionale Sasso Simone e Simoncello è un’area protetta di circa 5.000 ettari nel cuore del Montefeltro. Nei suoi fitti boschi è soprattutto il cerro, specie del genere delle querce, la principale fonte di attrazione per gli amanti del foliage. Esso si trova lungo tutta la vasta foresta mediterraneo-montana che dal Passo della Cantoniera di Carpegna si estende fino ai piedi dei due Sassi, tanto da renderla la cerreta più grande d’Europa. Oltre ai cerri, anche i faggi donano in questo periodo dell’anno splendide gradazioni di arancio. Se ne trovano in particolare all’interno del bosco di Pianacquadio. Gli amanti del foliage non potranno poi perdersi la torre trecentesca con orologio di Frontino: questa è infatti completamente ricoperta di foglie che in autunno diventano di un caldo rosso acceso.
 
La Riserva Naturale Gola del Furlo
 
Attraversata dal fiume Candigliano, la Riserva Naturale Gola del Furlo offre il tipico bosco di sponda caratterizzato dallo scotano, l’orniello e i pioppi con le loro sfumature gialle, rosse e arancioni che si alternano al verde smeraldo brillante dei lecci. Il consiglio è di osservare la gola dall’alto sulle terrazze panoramiche del Monte Pietralata.
 
Nel Parco del Conero
 
Il Parco del Conero è un’oasi ambientale che si sviluppa attorno al Monte Conero per circa 6000 ettari. Nei versanti nordorientali, ai boschi dei sempreverdi lecci si accostano molti esemplari di carpino nero, roverella e acero d’Ungheria: tutti alberi che mutano le loro foglie assumendo colori che vanno dal giallo-ocra fino al rosso acceso. Lo spettacolo di foliage più bello da poter ammirare in questa zona è quello dei filari delle vigne del Rosso Conero che si tingono di rosso. In autunno sarà poi possibile ammirare un’altra caratteristica pianta del Conero, il corbezzolo che da fine ottobre muta il colore dei suoi frutti - bacche rotonde di sapore dolciastro in un bellissimo rosso scarlatto.

vigneto
 
Nel Parco Gola della Rossa
 
Il Parco Gola della Rossa e Frasassi è un immenso cuore verde ricco di una natura integra e rigogliosa. Nei versanti esposti a nord prevalgono tutte specie arboree che in autunno assumono la stessa colorazione che dà nome alla Gola: il rosso, in tonalità che variano dall’arancio intenso del carpino, al rosso vermiglio del faggio o a quella quasi bordeaux delle piccole foglie dell’orniello. In particolare, seguendo il sentiero del parco che conduce alla grotta del Vernino si potrà osservare sul Monte Murano un’intera parete rossa ricoperta di scotano. Percorrendo invece l’itinerario di Valle Scappuccia, si incontreranno specie di alberi che generalmente si trovano ad alta quota, come i faggi.
 
Il Parco del Monte San Vicino e Canfaito
 
Si tratta della più giovane riserva naturale marchigiana, istituita nel 2009, che si espande per circa 1500 ettari. In particolare, nella Riserva del Monte Canfaito, un altopiano situato sulle pendici del Monte San Vicino, si potranno incontrare i bassi e robusti tronchi dei faggi che si aprono come ombrelli, con le chiome che diventano del colore del mogano, della zucca o del vino nuovo. Tra questi, ci si potrà imbattere in un faggio di circa 500 anni, l’esemplare più grande di tutte le Marche, annoverato tra i 300 alberi monumentali d’Italia. Imboccando il sentiero Matelica che porta fin sulla vetta del Monte San Vicino, si attraverserà un bosco che racchiude un’altra bellissima faggeta, con alberi ad alto fusto e radici esterne che formano figure suggestive e misteriose.

Riserva naturale Montagna di Torricchio
 
La Riserva naturale Montagna di Torricchio
 
Si tratta di un'area racchiusa nella valle del Tazza, affluente del fiume Chienti, tra le pendici dei Monti Fema, Cetrognola e Torricchio. È il leccio a dominare la zona, presente a piccoli gruppi in posizioni rupestri nella parte inferiore della Val di Tazza. In autunno, roverelle e ornielli colorano poi il paesaggio con le loro piccole foglie che assumono colorazioni intense tra il rosso e il marrone.
 
Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini
 
Sviluppandosi su una superficie di circa 70.000 ettari prevalentemente montagnoso, il Parco dei Monti Sibillini ospita numerosissime specie tipiche di un territorio montuoso, come la rara stella alpina. Non mancano però le specie arboree che in autunno sono interessate dal foliage: Il giallo dei castagni, che in questo periodo lasciano cadere i loro frutti, si mescola al cremisi dell’acero passando per le sfumature arancioni dei faggi. Un altro colore che punteggia i versanti montuosi è il rosa delle mele dei Monti Sibillini. 
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