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Natura e sapori in Val Troncea

A due ore da Torino. In un paesaggio incontaminato nel cuore delle Alpi Cozie. Per fare escursioni naturalistiche e scoprire itinerari  gastronomici unici

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Courtesy of ©Francofranco56/Wikimedia Commons - Public Domain
La Val Troncea in inverno
Una valle glaciale circondata da maestose cime alte fino a tremila metri. Si presenta così il bellissimo Parco Naturale della Val Troncea, un'oasi incontaminata che si estende nella parte superiore del bacino del torrente Chisone, nel comune di Pragelato (quasi al 90%), a due ore d’auto da Torino. Meta ideale per gli amanti degli sport invernali, il Parco è tappa abituale di tutti coloro i quali vogliano trascorrere una giornata piacevole a contatto con la natura nel cuore delle Alpi Cozie.  La presenza di una flora ricca e variegata e l’esistenza di una fauna varia e particolare contribuiscono a creare, inoltre, il contesto ideale per gli escursionisti e gli appassionati di trekking.

A caratterizzare il territorio del Parco in modo assolutamente distintivo è, inoltre, la mutevolezza del paesaggio che cambia a seconda del versante che si decida di esplorare. Il versante destro, ricoperto di boschi di pino uncinato e larice contornati di pascoli in quota, offre panorami dalle atmosfere rilassanti e rassicuranti mentre, passeggiando lungo il versante sinistro della Valle, si scoprono paesaggi aspri fatti di massicce pareti rocciose a strapiombo sul bacino del torrente. Tra i folti boschi di pino, larice e cembro è possibile scovare graziose stelle alpine, la festuca violacea o l'astragalo alpino. Là dove si concentrano i terreni più ricchi di humus cresce, invece, la viola calcarata e il ranuncolo dei Pirenei. Tra queste meraviglie vivono indisturbati bellissimi animali quali camosci, stambecchi, cinghiali, caprioli e cervi. Alzando gli occhi al cielo lo sguardo ha la possibilità, invece, di soffermarsi ad osservare uccelli incredibilmente affascinanti tra i quali spiccano splendidi esemplari di aquila reale, gheppio, civetta, falco pellegrino, nocciolaia e pernice bianca.
 
Per godere di tutto questo e conoscere qualcosa in più sulle località che punteggiano il territorio è possibile intraprendere itinerari escursionisti che permettono di scoprire interessanti siti di rilevanza storica e culturale come, per esempio: la borgata di Laval, poco lontana dall'ingresso del Parco, caratterizzata da grandi fabbricati rurali con tetti di legno simili a quelli dell'Alta Val di Susa; il rifugio Troncea, situato a 1.915 metri di altitudine, dal quale si possono raggiungere il Colle del Beth ed i ruderi delle miniere di rame che nel 1904 vennero travolte da una valanga; i forni di S. Martino, un tempo utilizzati per la lavorazione della calcopirite. Seguendo un piacevole percorso immerso tra i pascoli e i boschetti di larice, si giunge fino a Seytes, oggi disabitata. Il sentiero è inserito nella rete dei Sentieri del Plaisentif, l'antico Formaggio delle Viole prodotto in Val Chisone.

LE VIE DEI FORMAGGI DOP IN ITALIA

Chi visita il Parco della Val Troncea può godere, infatti, di un'esperienza a 360 gradi che coinvolge tutti i sensi, gusto compreso. In particolare, una mandria composta da circa 200 capi pascola a Troncea sugli attrezzati alpeggi dotati di numerosi punti di ricovero e abbeveraggio, nutrendosi della ricca vegetazione del Parco, viole in primis, da cui il nome del formaggio. Ottenuto utilizzando il latte munto durante il primo periodo di alpeggio, il Formaggio delle Viole viene stagionato per almeno 80 giorni per poi essere commercializzato in occasione delle feste e delle sagre organizzate al momento della discesa dagli alpeggi. L'ottimo latte prodotto dalle vacche locali di razza savoiarda e piemontese viene utilizzato, inoltre, anche per preparare toma (fresca o stagionata), burro e ricotte stagionate: il souvenire ideale per i visitatori più golosi.

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