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Marche, alla scoperta della Balza del Metauro

La grande cascata marchigiana è considerata una delle più belle d'Italia

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Wikipedia/Pubblico Dominio
Cascata del Sasso
Considerata una delle più belle cascate d'Italia, la Cascata del Sasso, nota anche come Balza del Metauro, è la più grande che forma il fiume marchigiano. Si tratta di un luogo di grande suggestione tanto per lo spettacolo offerto dal salto delle acque, quanto per la magnifica cornice naturalistica che circonda la cascata. Vale certamente la pena, dunque, concedersi una piacevole passeggiata alla scoperta di questa grande cascata a due passi da S. Angelo in Vado. Il cammino si rivelerà abbastanza agevole e regalerà uno degli scenari più suggestivi che il Metauro possa offrire. 

Basta seguire l'indicazione del cartello turistico posto a circa a 1,5 chilometri da S. Angelo in Vado e a circa 7,5 da Urbania per raggiungere in breve tempo la cascata che potrà essere ammirata sia dall'alto, anche grazie alla realizzazione di un apposito belvedere, sia dal basso da cui si gode, probabilmente, della prospettiva più suggestiva. A saltare immediatamente all'occhio una volta raggiunto il salto, non è soltanto la sua altezza di circa 12 metri ma anche, e soprattutto, la sua ampiezza. La Balza del Metauro, infatti, si estende per 60 metri in larghezza scivolando su strati scoscesi di calcare marnoso.
E' stata proprio la presenza di questa bancata di strati calcarei (il cosiddetto Bisciaro) a dare origine alle Cascate del Sasso. In questo punto, infatti, questi banchi rocciosi sono disposti a reggiopoggio e, dunque, si rivelano più resistenti all'erosione fluviale. Gli strati ed il loro particolare andamento rettilineo rispetto alla cascata risultano ben evidenti nei periodi di magra. Sebbene il muro di contenimento edificato sulla riva sinistra abbia lievemente alterato l'aspetto incontaminato dello scenario, ha fornito anche la base di appoggio del belvedere che consente di ammirare dall'alto il bel salto compiuto dal Metauro in questo tratto del suo corso.

Risalendo dal belvedere verso monte si avrà, inoltre, l'opportunità di concedersi una piacevole passaggiata lungo un tratto della riva sinistra in una cornice che regala caratteristiche rocce che affiorano dall'alveo, nelle cui acque nuotano la Rana verde, il Granchio di fiume e i Molluschi Ancilo e Fisa, ed una ricca vegetazione igrofila fatta di Pioppi neri, Salici bianchi, Salici da ceste, Salici rossi, Luppoli, Crescione radicina, Farfaraccio, Cannuccia, Crescione d'acqua, Carice pendula e Giunchi di palude. 
Eppure, nonostante la bellezza del paesaggio che circonda la parte alta della cascata, è forse dal basso che si gode della vista più scenografica della Balza del Metauro. Accedendo dal fiume attraverso un passaggio in prossimità dell'antico Mulino del Sasso, oggi in disuso e trasformato in abitazione, rimanendo sulla riva sinistra si gode di uno scorcio davvero unico del grande salto formato dalle acque del fiume, specialmente durante i periodi di piena. Tra gli anfratti delle rocce si possono ammirare felci Capelvenere e spessi strati di muschio nutriti dagli stillicidi, mentre in prossimità delle acque del fiume si possono avvistare il Martin pescatore, la Ballerina gialla, la Ballerina bianca e, durante l'inverno, anche la Gallinella d'acqua.

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