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Brunello carbon water footprint Cloros sostenibilità ambientale

Le Macioche riscoprono le radici del Brunello

Tra le colline toscane di Montalcino alla scoperta di un modo innovativo di coltivare la vite. E vinificare. All’insegna dell’ecosostenibilità

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Courtesy of Le Macioche
La denominazione della tenuta riprende quello della radice stilizzata di corbezzolo, in dialetto locale la ‘macioca’
Bando all’impiego delle sostanze chimiche in vigna ed introduzione di nuovi processi di vinificazione naturali in cantina, rispettosi della migliore tradizione enologica toscana e della bellezza delle dolci colline senesi.
Per scoprire e vivere una “wine experience” (i.e. esperienza enologica) autentica ma decisamente lontana dai luoghi comuni, basta imboccare la strada provinciale 55 di Sant’Antimo, nei pressi di Montalcino (Siena), e visitare la tenuta Le Macioche. In particolare, estesa su una superficie complessiva di 6 ettari coltivati a vite e olivo a circa 420 metri sul livello del mare, l’azienda agricola toscana ha recentemente avviato la revisione di tutte le sue attività tenendo conto del loro impatto complessivo ovvero calcolando la cosiddetta impronta ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica e di consumi di acqua (i.e. carbon e water footprint) al fine di minimizzarle.


L'assortimento della cantina Le Macioche comprende Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e Brunello Riserva

A promuovere il nuovo corso sono stati tre giovani imprenditori veronesi - due ingegneri e un economista - che hanno rilevato Le Macioche nel 2014 con l’ambizione di farne una cantina eccellente tout court. Giovani (hanno in media 35 anni ciascuno), appassionati del buon bere e, soprattutto, fautori dell’agricoltura biologica, Stefano Brunetto, Massimo Bronzato e Riccardo Caliari puntano ad entrare a far parte del gotha del vino italiano facendo leva, oltre che sull’apporto di un enologo di riconosciuta fama qual è Maurizio Castelli, anche sulle competenze uniche in materia di efficienza energetica e sostenibilità maturate nell'ambito della società specializzata Cloros, di cui sono fondatori e titolari. Rientrano in questa strategia l’adozione di vetro riciclato al 95%, cartoni da imballaggio a fustella unica, tappi di sughero provenienti da aziende che rispettano i cicli di coltivazione e produzione del sughero, bancali ecosostenibili, in materiale riciclato e pressato. E in attesa di completare l’iter funzionale al rilascio della certificazione biologica, Le Macioche si è appena aggiudicata con il suo Brunello 2010 i 5 grappoli di Bibenda 2016, ultima edizione della guida sul vino più venduta al mondo. Evviva.

La cantina è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00, su prenotazione il sabato e la domenica.

Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.lemacioche.it
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