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Imola, il Bosco della Frattona dalle suggestioni antiche

Il bosco, magnificamente conservato, offre una preziosa testimonianza degli antichi paesaggi collinari

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Courtesy of ©Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna
Bosco della Frattona
C'è un luogo, non lontano da Imola, in cui è ancora oggi possibile ammirare un paesaggio dalle suggestioni antiche che ha mantenuto inalterato il suo aspetto nel corso del tempo. Siamo nella valle del torrente Correcchio e qui, nonostante il processo di urbanizzazione della zona circostante, il folto manto boscato della Frattona ha conservato un buon livello di naturalità, offrendo una preziosa testimonianza dell'antico paesaggio della prima fascia collinare. Non a caso il Bosco della Frattona è protetto, sin dal 1984, da una Riserva Naturale Orientata di proprietà regionale che ne salvaguarda l'ambiente e ne valorizza il patrimonio arboreo, floristico e faunistico. Vale la pena, dunque, concedersi un interessante itinerario all'ombra degli imponenti alberi del bosco per scoprire le innumerevoli sorprese che questo territorio è in grado di offrire.

Il substrato che caratterizza l'area, infatti, geologicamente denominato sabbie di Imola, si è formato in mare circa un milione di anni fa, restituendo, nel corso del tempo, un'ingente quantità di fossili di animali e piante. La presenza di ossidi di ferro è valsa alle sabbie di Imola l'appellativo di “sabbie gialle”, coniato in epoca ottocentesca. Stessa epoca in cui il geologo Giuseppe Scarabelli riportò alla luce importanti reperti di epoca antichissima che spaziavano da resti di grandi mammiferi terrestri a utensili risalenti al Paleolitico inferiore, oggi custoditi presso il museo di Imola dedicato allo studioso. Un territorio dalle molteplici risorse, dunque, che, nel corso del tempo, ha conosciuto diversi proprietari passando dal controllo dei vescovi, che ne disposero per diversi secoli, a quello di alcune famiglie nobiliari, che salvaguardarono il bosco, per poi giungere sotto quello del Comune di Imola nel corso dello scorso secolo.

Dal punto di vista naturalistico il Bosco della Frattona è costituito in prevalenza da un querceto misto ben stratificato e mesofilo che comprende magnifiche specie arboree come roverelle, roveri e ibridi tra le due specie, oltre che cerri, aceri campestri, ciavardelli, ornielli e carpini bianchi e neri. Il sottobosco è, invece, un affascinante trionfo di pungitopo e fioriture primaverili di differenti specie erbacee nemorali precoci. Alla vegetazione di origine antica, si aggiungono alcuni vecchi castagni impiantati in epoche passate a scopo produttivo. Il folto manto del bosco è interrotto soltanto da alcune aree, concentrate prevalentemente ai margini della riserva e in alcune zone pianeggianti lungo il Correcchio, derivanti da coltivi abbandonati, oggi occupati prevalentemente dalla robinia e da alcuni arbusti spontanei. Una tale ricchezza vegetale non può che offrire perfetta dimora ad una fauna altrettanto variegata che vede nei chirotteri e nei picchi alcune delle specie più rappresentative dal punto di vista biologico.

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