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Case del Biviere, il giardino siciliano "nel lago"

Un lago dalle origini mitologiche rende il giardino in provincia di Siracusa un luogo magico

lentini sicilia giardino del biviere
Courtesy of ©facebook.com/ilgiardinodelbiviere
Il Giardino dl Biviere
Vantano origini mitologiche le Case del Biviere di Maria Carla Borghese a Lentini, in provincia di Siracusa. Proprio qui, infatti, si narra che Ercole, figlio di Giove, portò in dono alla dea delle messi Cerere la pelle delle leone Nemeo dopo averlo sconfitto. E si narra che in questo luogo creò un lago che portava il suo nome, il Lacus Erculeus che cambiò nome più volte nel corso della storia per poi venire prosciugato negli anni '30 per prevenire la malaria. Senza più attrazioni per cacciatori e pescatori, la proprietà venne abbandonata a sè stessa tra le pietre e la polvere perdendo il fascino e le funzioni che l'avevano caratterizzata in origine quando, alla fine del XIV secolo, venne ceduta da re Martino come feudo a un antenato di Don Scipione Borghese.

Se oggi, Presso le Case del Biviere, è possibile ammirare un magnifico giardino mediterraneo è grazie all'attuale proprietà che ha saputo valorizzare un'area caduta in rovina trasformandola in un luogo dalla natura prorompente in cui concedersi una piacevole giornata all'aria aperta in una cornice incantevole dalla storia lunghissima e dal fascino mitologico. Il Giardino del Biviere ha trasformato quello che un tempo era il lago con le sue sponde in un parco suggestivo in cui ammirare la bellezza della natura mediterranea.

Dove un tempo sorgeva il porto rivolto a mezzoggiorno, oggi si possono ammirare invitanti scorci che incorniciano la facciata principale della Casa mentre l'opera di restauro effettuata sugli antichi moli li ha adornati con una ricca collezione di succulente che sembra creare delle verdeggianti passerelle baciate dal sole.

L'intero giardino è un trionfo di colori e di profumi tra i quali prevalgono le tinte dell'arancione e la fragranza del gelsomino, testimonianza della dedizione e dell'amore di chi si è preso cura di questa proprietà. Durante la visita ci si perde tra palme rigogliose, Jacaranda dalle sfumature azzurre, prorompenti fioriture di Parkinsonia e antiche rose che incornicano esemplari di Yucca. Al cospetto della cappella di S. Andrea è adagiato un particolare esemplare di Xanthorrea arborea sdraiata offrendo uno dei tanti piacevoli spunti di sosta per soffermarsi a contemplare la bellezza di un luogo senza tempo in cui uomo e natura hanno creato una perfetta sinergia.

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