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Orti Botanici: Hortus Bruttiorum Università della Calabria

A Rende l'Hortus Bruttiorum dell'Università della Calabria

Il patrimonio naturale della terra calabrese si può ammirare nei pressi dell'Università della Calabria

Hortus Brutturium dell’Università della Calabria
©Unical.it
Scorcio dell'Hortus Brutturium dell’Università della Calabria in inverno
IL GIARDINO BOTANICO
L’Hortus Brutturium dell’Università della Calabria è un’istituzione finalizzata alla promozione della cultura. Si trova nei pressi del Polifunzionale dell’Ateneo, in località “Monaci” di Arcavacata, frazione di Rende, in provincia di Cosenza, ed è una sezione del Museo di Storia Naturale della Calabria che si occupa di attività di ricerca che rientrano nel campo della biosistematica, tassonomia, conservazione della Natura e biogeografia, con particolare attenzione al patrimonio naturale della Calabria. Il Centro è strutturato in quattro sezioni autonome: l’Orto Botanico, la sezione Zoologica, la sezione Geopaleotologica e la sezione di Fitofarmacia, con l’orto che si sviluppa su otto ettari di terreno collinare.



LA STORIA
Nasce nel 1982 grazie alla volontà ed all’impegno di Giuliano Cesca, docente di Botanica Sistematica della stessa Università della Calabria. Nel territorio calabrese, dove la ricchezza e la bellezza della natura non erano abbastanza tutelate, Cesca capì l’importanza che tale istituzione potesse avere. L’area dell’orto derivava in gran parte da coltivi di grano, foraggiere ed ulivi, e zone pascolate, con alcuni pregevoli lembi di bosco naturale. Ecco come proprio queste aree naturali e seminaturali sono diventate l’elemento di maggiore pregio dell’Orto Botanico, un vero e proprio laboratorio-natura all’aperto dove scoprire, conoscere ed amare le tante specie spontanee della flora vascolare della Calabria grazie a diverse attività, orientate in prevalenza al territorio regionale. Attività che consistevano essenzialmente nella didattica rivolta agli studenti; ricerche tassonomiche, floristiche e vegetazionali indirizzate soprattutto ad una conoscenza botanica della regione; divulgazione mediante pubblicazioni sulla natura calabrese; servizio al territorio con la realizzazione di progetti.

COSA VEDERE 
All’interno dell’Orto Botanico si riconoscono aree naturali e seminaturali, con boschi di querce, di pioppi e prati umidi. A queste si aggiungono aree derivate da attività agricole come la coltivazione dell’ulivo, del grano e di varie specie foraggiere. Nel complesso vivono più di 400 specie spontanee di piante vascolari della flora calabrese, che determina una notevole ricchezza in termini di biodiversità. Le varie colazioni di piante includono anche flora a rischio e piante esotiche. Oltre alle collezioni di piante vive, la sede ospita un erbario con oltre 24000 campioni di piante vascolari. Particolarmente interessanti sono l’erbario dei licheni e l’erbario delle briofite. La sede ospita un’aula didattica, laboratori attrezzati per lo studio della biodiversità vegetale, ed una ricca documentazione scientifica.

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