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Toscana: Lucca al pinzimonio

VIE DELL'OLIO - La zona del lucchese vanta uno tra i prodotti più rappresentativi della tradizione italiana, già presente nella gastronomia dal 787 d.C. Gustato a crudo è una vera prelibatezza.

Toscana paesaggio con ulivi
©Shutterstock
LE VIE DELL'OLIO SU TURISMO.IT

Nel territorio di Lucca l’olio e l’olivo hanno da sempre rappresentato non solo un supporto economico, ma anche un vero stile di vita e di costume sociale. Imponendosi nelle principali industrie dell’olio ed essendo proibita la vendita fuori dal suo territorio senza licenza il Lucca Dop si è fatto strada come uno tra i prodotti più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana.

LA TRADIZIONE. Località come Ulettori sulla collina di Pieve a Elici, Ulivella vicino a Camaiore, Oliveto presso Arliano, Olivetecci vicino a Varno danno conferma che la provincia di Lucca già in età antica era ricca di oliveti. La produzione olivicola lucchese nel 787 d.C. era così redditizia che il proprietario di un buon oliveto si accontentava di avere come compenso le sole olive prodotte. L’importanza della coltura dell’olivo crebbe soprattutto tra il 1300 e il 1400, quando si iniziò ad incrementare la produzione: furono scritti statuti con norme precise per identificare le olive, ne vennero censite alcune varietà che ancora oggi si coltivano e l’olio diventò una notevole opportunità di commercio. In un trattato sull’olivicoltura del XIX secolo si cita il fatto che gli oli più celebrati per la loro finezza sono quelli di Lucca che godono di grandissima fama all’estero.

LA DENOMINAZIONE. L’olio extravergine d’oliva di Lucca è stato riconosciuto con il marchio Dop nel 2004, e trae il suo nome dal territorio di produzione.

LE CARATTERISTICHE. Si presenta con colore giallo dai toni di verde più o meno intensi; il profumo è fruttato con note di erbe fresche di campo, carciofo e in chiusura di rosmarino e mandorla; il sapore è fruttato di oliva da leggero a medio, fondamentalmente dolce e con sensazioni di piccante e di amaro legate all'intensità del fruttato rilevato. Viene prodotto con le varietà: Frantoio o Frantoiano o Frantoiana, fino al 90%, Leccino fino al 30%, altre fino al 15%. Le olive devono essere raccolte dalla pianta con il metodo della bracatura manuale e in nessun modo possono essere utilizzate olive a terra. La fase di raccolta deve concludersi entro il 31 dicembre di ogni anno e le olive conservate fino alle fasi di molitura (che deve avvenire entro due giorni dalla raccolta) in cassette di plastica poste in locali freschi ed areati.

IL TERRITORIO. La produzione del Lucca Dop comprende i comuni di: Capannori, Lucca, Montecarlo, Altopascio, Porcari, Villa Basilica per l'area della Piana di Lucca; Camaiore, Massarosa, Viareggio, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema per l'area della Versilia; Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Pescaglia, Barga, Coreglia Antelminelli e Minucciano per l'area della Media Valle e Garfagnana.

LA PRODUZIONE. La produzione massima di olive per ettaro deve essere di 70 quintali di olive per oliveti in coltura specializzata e intensiva e di 20 kg di olive per pianta negli altri casi. L’olio viene immesso al consumo in recipienti in vetro di capacità non superiore ai 5 litri, recante in etichetta l'annata o le aree di produzione delle olive. Si può acquistare nei consorzi, nelle aziende agricole e nelle fattorie specializzate.

LA CULTURA. Numerosi sono gli itinerari proposti per far scoprire ai visitatori le particolarità del centro storico di Lucca, con le sue vie, le eleganti piazze, i palazzi di enorme interesse storico ed artistico. Oltre le mura si possono ammirare le ville, le dimore storiche e i dintorni della provincia che fanno da sfondo ad uno dei più bei paesaggi toscani.

LA CUCINA. Il Lucca Dop è ideale come condimento a crudo su insalate e pinzimoni grazie al sapore delicatamente piccante e sposa perfettamente i piatti tipici toscani come la bruschetta e le zuppe.

ALTRA DOP IN TOSCANA: CHIANTI CLASSICO  

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