P { margin-bottom: 0.21cm; } LE VIE DEI FORMAGGI DOP DI TURISMO.IT
La storia del Pecorino Sardo ricalca quella della terra in cui viene prodotto. Nato da un'antica tradizione, è rimasto al passo con i tempi senza dimenticare le sue origini e senza perdere le sue caratteristiche più autentiche.
LA TRADIZIONE Risalgono
alla fine del '700 le prime testimonianze storiche riguardo la la
lavorazione di prodotti caseari sardi. A quell'epoca, nella regione,
si usava produrre diversi titpi di formaggio, il Bianco, il Rosso
Fino, l'Affumicato, la Fresa e lo Spiatatu. Da un'evoluzione delle
tecniche di caseificazione del Rosso Fino e dell'Affumicato è nato
il Pecorino Sardo come lo conosciamo oggi. Ciò che ha caratterizzato
la sua produzione per quasi due secoli era l'usanza di immergere nel
latte alcune pietre roventi che, grazie all'elevata temperatura, lo
avrebbero scaldato ed ucciso i batteri. Con l'inizio del XIX secolo
le procedure vennero modernizzate e vennero introdotti dei macchinari
che consentivano una lavorazione igienicamente più sana. Garantire le
migliori condizioni igienico-sanitarie durante i processi di
caseificazione è sempre stato uno dei principali obbiettivi dei
produttori che, nel corso dei decenni, si avvalsero di tecniche,
strumenti ed impianti sempre più evoluti in tal senso. Tutta la cura
e l'attenzione nel cercare di ottenere un formaggio che mantenesse
inalterati il gusto e le principali caratteristiche organolettiche
con l'impiego dei sistemi più sicuri, ha permesso al Pecorino Sardo
di raggiungere gli elevati standard qualitativi e di produzione che
oggi conosciamo e che gli sono valsi il riconoscimento della DOP.
LA DENOMINAZIONE
Registrata nel 1996, la DOP Pecorino Sardo tutela la tipicità di
questo formaggio ed impone il massimo controllo e rispetto delle
tecniche di produzione e della qualità del prodotto finito. Il
Consorzio si occupa proprio di vigliare sui processi di lavorazione e
di garantire il rispetto del Disciplinare. Le forme che rispettano
questi requisiti possono essere riconosciute grazie all'apposizione
con inchiostro alimentare di un contrassegno che riporta le iniziali del
nome del formaggio e il casello identificativo dell'azienda di
produzione disposti su due righe separate dal disegno di un piccolo
cono che rappresenta uno spicchio di formaggio. Prima dell'immissione
sul mercato, inoltre, ogni forma viene dotata di un'etichetta apposta
su una delle due facce con la ripetizione a reggiera del logo del
formaggio (simile a quello del casello ma recante le parole
“Pecorino” e “Sardo” per esteso sulle due righe formate dallo
spicchio), ed un bollino numerato (di colore blu per il tipo dolce e
verde per quello maturo) rilasciato dal Consorzio posto sulla corona
esterna dell'etichetta e recante, nuovamente, il marchio.
LE CARATTERISTICHE
Si tratta di un formaggio di latte di pecora a pasta bianca, compatta
e a stagionatura variabile. Le forme del tipo dolce vengono
sottoposte ad un periodo di maturazione di 20-60 giorni, hanno forma
cilindrica di diametro compreso tra i 15 e i 18 centimetri e scalzo
dritto o leggermente convesso dell'altezza di 6-10 centimetri. Il
peso di ognuna di esse è compreso tra gli 1 e i 2,3 chili. La
crosta, liscia, sottile e di colore bianco o paglierino tenue,
racchiude una pasta bianca, morbida e compatta o con rada occhiatura.
Il suo sapore, seppur dolce, è particolarmente aromatico. Il tipo
maturo, invece, subisce un periodo di stagionatura non inferiore ai
due mesi ed è confezionato in forme cilindriche a facce piane e
scalzo dritto, simili a quelle del tipo dolce, ma con un peso che può
raggiungere sino ai 4 chili. La crosta è liscia e consistente e può
raggiungere tinte brune nelle forme più invecchiate. Al taglio la
pasta si presenta di colore bianco tendente al paglierino in base al
protrarsi della fase di stagionatura, è consistente e compatta e può
presentare lievi occhiature. Il sapore, più forte e deciso di quello
delle forme più giovani, è molti intenso e gradevolmente piccante.
Una volta tagliato, deve essere riposto in frigorifero, possibilmente
in una formaggiera con piatto in legno, e avvolto in carta stagnola.
LA PRODUZIONE
Ogni anno vengono prodotti circa 20.000 quintali di formaggio
Pecorino Sardo DOP sotto il controllo del Consorzio di Tutela.
IL TERRITORIO
I viaggiatori solitamente scelgono la Sardegna per trascorrere lunghe
giornate nelle sue magnifiche località di mare, tra le acque dal
colore inconfondibile e le spiagge immerse nella natura. Ma questa
regione merita di essere goduta e visitata per scoprire paesaggi
unici, parchi di grande splendore, un entroterra ricco di fascino e
di tradizioni e preziose testimonianze storiche a partire addirittura
dalla preistoria. Come non pensare ai nuraghi disseminati sul
territorio. Nella Barbagia se ne possono osservare bellissimi esempi,
come quello offerto dal nuraghe Nolza, uno dei meglio conservati
dell'intera isola. Per entrare in contatto con la natura più
suggestiva, la provincia dell'Ogliastra è un vero concentrato di
bellezze paesaggistiche. Che ci si soffermi sulla costa ad ammirare
meraviglie come la Guglia di Goloritzè, una particolare formazione
rocciosa affacciata sulle tipiche acque azzurre della Sardegna,
catalogata come Area Naturale Protetta, o che ci si addentri nelle
numerose grotte, tra le gole scavate nella pietra, come quella di
Gorroppu, o tra i sentieri del massiccio del Gennargentu, lo
spettacolo è assicurato. Ma l'intera provincia regala panorami
mozzafiato. Da non perdere quello offerto dalle cascate Liquoraci, ad
Ulassai. Sono considerate le più imponenti dell'isola e si tuffano
da una falesia calcarea compiendo un salto di circa 50 metri. Nelle
sue acque confluiscono anche quelle delle Cascate Lecorci, sulla
Montagna del Tacco, che nascono dalle maestose grotte di Su Marmuri.
LA
CULTURA Questa regione celebra ogni anno le proprie usanze
e i propri prodotti tipici con feste patronali, carnevali e sagre di
grande fascino e folklore. Come quelle dedicate al Pecorino Sardo,
una delle prelibatezze più apprezzate della regione. In provincia di
Nuoro a Meana Sardo sono oltre vent'anni che si festeggia questo
gustoso formaggio e a Tertena, la rassegna dedicata al prodotto,
oltre alla consueta mostra mercato dove poter acquistare il miglior
pecorino, propone eventi interessanti e sfiziosi come le degustazioni
a tappe nel centro del paese.
IN CUCINA
Entrambi i tipi di Pecorino Sardo sono degli ottimi formaggi da
tavola che si prestano, all'occasione, ad insaporire gustose ricette
della cucina locale. Il tipo maturo è, inoltre, ideale per l'impiego
da grattugia su primi piatti e ricette da forno. Il tipo dolce si
sposa a vini come il Vermentino di Gallura, il Vermentino di Sardegna
o il Monica di Sardegna, quello maturo è ottimo accompagnato da vini
come il Cannonau di Sardegna, il Mandrolisai, il Velletri Rosso, il
Brunello di Montalcino e il Carignano del Sulcis Rosso.
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