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Maier, fotografia, Nuoro

Vivian Maier al MAN di Nuoro

Dopo aver conquistato gli Stati Uniti, il fascino di Vivian Maier arriva in Italia con la mostra "Vivian Maier. Street Photographer"

New York, NY, Septembre 1953
© Vivian Maier Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier - New York, NY, Septembre 1953
Sbarca oggi al MAN di Nuoro, la prima mostra di Vivian Maier che viene ospitata da un’Istituzione pubblica italiana. Si tratta di Vivian Maier. Street Photographer che presenta più di 100 scatti della “tata” più famosa d'America. Bambinaia per le famiglie benestanti di New York e Chicago sino dai primi anni Cinquanta del secolo scorso, la Maier per oltre cinque decadi ha fotografato la vita nelle strade delle città in cui ha vissuto senza mai far conoscere il proprio lavoro. Mai una mostra, neppure marginale, mai una pubblicazione. Ciò che l'artista ha dunque lasciato è un archivio sterminato che è stato confinato in un magazzino. Il materiale è stato poi confiscato nel 2007, per il mancato pagamento dell’affitto, e quindi scoperto dal giovane John Maloof in una casa d’aste di Chicago.

Perché andare
La mostra curata da Anne Morin, parte dai materiali raccolti da John Maloof e fornisce una visione d’insieme dell’attività di Vivian Maier ponendo l’accento su elementi chiave della sua poetica, come l’ossessione per la documentazione e l’accumulo, fondamentali per la costruzione di un corretto profilo artistico, oltre che biografico. Insieme a 120 fotografie tra le più importanti dell’archivio di Maloof, catturate tra i primi anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, la mostra presenta anche una serie di dieci filmati in super 8 e una selezione di immagini a colori realizzate a partire dalla metà degli anni Sessanta. Privi di tessuto narrativo e senza movimenti di camera, i filmati fanno chiarezza sul suo modo di approcciare il soggetto, fornendo indizi utili per l’interpretazione del lavoro fotografico.

Da non perdere
Fra gli scatti del percorso espositivo meritano particolare attenzione quelli degli anni Settanta poiché raccontano il cambiamento di visione, dettato dal passaggio dalla Rolleiflex alla Leica, che obbligò Vivian Maier a trasferire la macchina dall’altezza del ventre a quella dell’occhio, offrendole nuove possibilità di visione e di racconto. La mostra è inoltre arricchita da una serie di provini a contatto, mai esposti in precedenza, utili per comprendere i processi di visione e sviluppo della fotografa americana.

VIVIAN MAIER. Street Photographer
Dal 10 luglio al 18 ottobre 2015
Luogo: MAN Museum, Nuoro
Info: +39 0784 25 21 10
Site: www.museoman.it


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