S'intitola Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa, la mostra con cui la Collezione Peggy Guggenheim celebra la vita veneziana della sua fondatrice. Curata da Karole P. B. Vail e Gražina Subelyt?, l'iniziativa vuole scandire tappa dopo tappa le mostre e gli eventi che hanno segnato gli anni passati in Laguna dalla celebre mecenate. L’esposizione si focalizza nello specifico sul collezionismo post 1948 di Peggy dopo la sua partenza da New York, la chiusura della galleria- museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia. La mostra mette così in scena una sessantina di opere, tra dipinti, sculture e lavori su carta, selezionate tra quelle acquisite nel corso degli anni quaranta e il 1979, anno della scomparsa di Peggy Guggenheim, di artisti noti e meno noti della collezione.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo prende avvio dal 1948 quando Peggy Guggenheim viene invitata a esporre la sua collezione alla XXIV Biennale di Venezia. Grazie a questa iniziativa vengono presentati in Europa per la prima volta Jackson Pollock e la nuova generazione di artisti americani. Ad aprire lavisita le opere di Arshile Gorky, Robert Motherwell, Mark Rothko e Clyfford Still, le stesse esposte nella rassegna del ’48. Si prosegue con una citazione della prima mostra di scultura contemporanea che Peggy Guggenheim organizza a Palazzo Venier dei Leoni in cui espose, tra le altre, Testa e conchiglia (Tête et coquille) di Jean Arp, opera fondante della collezione, Uccello nello spazio (L'Oiseau dans l'Espace) di Constantin Brancusi, Piazza di Alberto Giacometti. Nel corso degli anni ’50 Peggy Guggenheim sviluppa un certo interesse sia per l’arte del gruppo CoBrA, che comprende artisti di Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam, da cui l’acronimo, sia per l’arte britannica contemporanea. A rappresentare i due momenti sono presenti in mostra i lavori di Pierre Alechinsky, Karel Appel, e Asger Jorn, appartenenti al gruppo, accanto agli inglesi Kenneth Armitage, Francis Bacon, Alan Davie, Henry Moore, Ben Nicholson, Graham Sutherland.
DA NON PERDERE
Ricordiamo che in mostra è possibile ammirare celebri capolavori come “L’impero della luce” di René Magritte e “Studio per scimpanzé” di Francis Bacon, accanto ad opere raramente esposte, come Autunno a Courgeron di René Brô, Serendipity 2 di Gwyther Irwin, e ancora Sopra il bianco di Kenzo Okada e Deriva No 2. di Tomonori Toyofuku. Non mancano tra le tele di Pollock i due capisaldi della collezione “Alchimia” e “Foresta incantata”.
Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa
Fino al 27 gennaio 2020
Luogo: Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
Info: 041.2405440/419
www.guggenheim-venice.it