Atmosfere magiche e irreali che conducono lo spettatore in una realtà lontana da qualsiasi nostra esperienza. Un incessante peregrinare oltre l'apparenza delle cose, una silenziosa contemplazione, una paziente e profonda ricerca con la determinata volontà di sovvertire il concetto di arte prima di allora concepito. Sono queste le principali caratteristiche del percorso espositivo della mostra “Italianissima” che fino al prossimo 9 dicembre rimarrà allestita al MuSa, Museo di Salò. Curata da Giovanni Lettini, Stefano Morelli e Sara Pallavicini l'esposizione mette in scena oltre 80 opere di artisti tra cui Birolli, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Guttuso, Maccari, Mafai, Manzù, Marini, Marussig, Migneco, Paresce, Prampolini, Rosai e Scipione.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo che vede esposta la raccolta di opere donate al Museo Novecento di Firenze dal collezionista Alberto della Ragione, è diviso in otto sezioni: “Ora et labora” dove si affronta la relazione tra lavoro e preghiera; “Il volto santo”, dedicata ai ritratti e alla nuova estetica; “Paradisi perduti” per ricordare il ruolo del paesaggio italiano nella vita e nell’anima di tutti noi; “Sacri riti” nella quale la pratica rituale mette in relazione la sacralità dei rituali comuni come lo sport e il gioco con la solennità dei credo religiosi; “Scenografie urbane” in cui protagoniste sono le nuove architetture di forme e di ambienti dipinti e costruiti con una teatralità che rivela un nuovo concetto di spazio; “Presagi” dove si avverte un nuovo sentimento di preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze; “Natura viva” rivede, invece, il concetto di natura morta e infine “Guardami” un susseguirsi di figure femminili che accompagna verso la fine di un percorso estetico che culmina nella ricerca di una bellezza interiore.
DA NON PERDERE
Presenti in mostra anche opere non appartenenti alla collezione fiorentina, come “Concetto Spaziale” di Lucio Fontana, un “Achrome” tra i più grandi mai realizzati da Piero Manzoni e un intrigante disegno di Alberto Savinio. Ricordiamo infine che il MuSa, in collaborazione con la Civica Raccolta del Disegno di Salò, mette in mostra una prestigiosa selezione di disegni dello stesso ambiente degli artisti in mostra, a cura di Marcello Riccioni.
ITALIANISSIMA. UN OMAGGIO ALL’ARTE ITALIANA DEL ‘900
Fino al 9 dicembre 2018
Luogo: MUSA-Museo di Salò
Info: 0365 20553
Sito: www.mostraitalianissima.it