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Luis Felipe Ortega, mostra, Roma

Roma, Ortega e il fascino dell'osservazione

Al Mattatoio la personale dell'artista brasiliano rende omaggio anche a Pasolini

Luis Felipe Ortega
www.mattatoioroma.it
Luis Felipe Ortega - Opera in mostra
S'intitola A Horizon Falls, A Shadow la prima personale italiana al Mattatoio di Roma dell'artista brasiliano Luis Felipe Ortega. Attraverso una selezione di opere, tra video, fotografie,  installazione, disegni, la mostra delinea la complessità della ricerca visiva dell’autore, tra i protagonisti  di quella generazione di artisti emersa in Messico agli inizi degli anni Novanta, che ha fatto della multimedialità il fulcro del proprio procedere. Le opere scelte per questa occasione segnano dei punti nodali nell’articolazione del suo percorso, attraversato, come una linfa sotterranea, da riferimenti tanto alla storia dell’arte, quanto alla filosofia, alla letteratura, alla poesia. Ricordiamo che Ortega ha rappresentato il Messico alla 56a Biennale di Venezia. 
 
PERCHE' ANDARE
 
Curato da Lucilla Meloni il percorso espositivo prende le mosse da due opere della serie “Horizons” (2013), che introducono il tema centrale dello sguardo,  del punto di vista, di quell'esercizio dell’osservazione che sottende anche la serie fotografica “Looking trough something that appears to be oneself “(2014) composta da 88 piccole stampe e che trova  ulteriore compimento nel video Altamura (2016). La scrittura, per Ortega, di formazione filosofica e letteraria, ha un ruolo importante. I 43 moduli che compongono “Long Night in the Present” (2016) sono dedicati ai 43 studenti di Ayotzinapa rapiti in Messico il 26 settembre 2014 e poi uccisi. In mostra anche “Sanitary Report” (1991), la  registrazione di due azioni, l’una in uno spazio domestico, l’altra per la strada, che, richiamandosi a Samuel Beckett, invita a una riflessione sulla condizione umana, sui rapporti interpersonali, sulla vulnerabilità dell’essere.
 
DA NON PERDERE
 
Al centro dello spazio espositivo, campeggia l’installazione “Landscape and Geometry”, con cui l'artista ricorda Pier Paolo Pasolini. Si tratta di un paesaggio solo mentale e evocativo. Tra vuoto e pieno, tra la leggerezza dei fili e la pesantezza delle pietre l’artista disegna un luogo ispirato all’articolo del cineasta “’Il vuoto del potere ovvero l’articolo delle lucciole”, pubblicato sul “Corriere della Sera” il primo febbraio 1975. Qui lo scrittore denunciava la scomparsa delle lucciole a seguito dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua e vi leggeva una metafora della trasformazione dell’Italia, della scomparsa della civiltà contadina e paleoindustriale a causa della omologazione prodotta dalla industrializzazione e dal potere dei consumi.
 
LUIS FELIPE ORTEGA. A HORIZON FALLS, A SHADOW
Fino al 22 marzo 2018
Luogo: Mattatoio, Roma
Sito: www.mattatoioroma.it
 
 
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