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Mattia Preti Mostre Roma 2015 arte

Roma con il giovane Mattia Preti, allievo di Caravaggio

A Palazzo Corsini, 22 capolavori raccontano gli anni della formazione del più fedele allievo di Caravaggio

Mattia Preti<br>
Civita
Mattia Preti – Fuga da Troia
Palazzo Corsini ospita per la prima volta a Roma una mostra dedicata alla figura e all’opera del celebre pittore calabrese Mattia Preti, uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana del Seicento.
Ideata da Vittorio Sgarbi e dal curatore Giorgio Leone, la mostra vuole approfondire un aspetto ancora poco chiarito della vicenda artistica del pittore: la sua formazione nella Roma papale dopo la morte di Caravaggio.

Perché andare
L'esposizione mette in scena ventidue capolavori, provenienti da prestigiose istituzioni europee e italiane, ma anche da alcune collezioni private italiane, londinesi e svizzere, che permettono di ripercorrere le tappe iniziali della carriera del “Cavaliere Calabrese” dal suo arrivo a Roma fino al 1649, anno della commissione dello stendardo giubilare di San Martino al Cimino che prelude alla piena affermazione pubblica di Mattia Preti e alle grandi decorazioni dei primi anni Cinquanta del Seicento. Il pittore si trasferirà poi a Napoli nel 1653 e infine a Malta nel 1661, dove morirà nel 1699. Il percorso espositivo è volutamente incentrato sul confronto con le opere presenti nell'allestimento storico della Galleria Corsini realizzate dai pittori ai quali Mattia Preti si ispirò, dando vita a un ricco e articolato dialogo: dal “San Giovannino”” di Caravaggio, al “Trionfo d'Amore” di Poussin, “dall'Erodiade” di Vouet alla “Salomé” di Guido Reni, dal “Presepe” e “l'Ecce homo” di Guercino fino al “Miracolo di Sant'Antonio” di Sacchi. I dipinti saranno collocati in diretto dialogo con quelli della Galleria creando un percorso per cammei esaltati da un’illuminazione appositamente ideata.

Da non perdere
Tra le opere esposte, grazie ai generosi prestiti, sono presenti alcuni interessanti inediti e veri capolavori della produzione giovanile dell’artista, divisa tra committenze private e prime affermazioni pubbliche: il “Soldato” del Museo Civico di Rende, il “Sinite Parvulos” e il “Tributo della moneta” di Brera, per la prima volta messi a confronto con il “Tributo” della Galleria Corsini, la “Negazione di Pietro di Carcassonne”, la “Fuga da Troia” di Palazzo Barberini, il “Salomone sacrifica agli idoli” e la “Morte di Catone” di collezione privata, ma anche il “Miracolo di San Pantaleo”, probabilmente la sua prima committenza pubblica romana. Una sezione della mostra, inoltre, è dedicata al complesso rapporto con il fratello Gregorio, pittore anch’egli, con cui Mattia Preti collaborò direttamente, come nel caso della “Madonna della Purità” della Chiesa Monumentale di San Domenico di Taverna.

Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio
Fino al 18 gennaio 2016
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini
Info: 0668802323
Sito: www.galleriacorsini.beniculturali.it/

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