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Gonçalo Mabunda, mostra, Lucca

Personale per Gonçalo Mabunda a Pietrasanta

Alla Galleria Giovanni Bonelli 20 sculture dell’artista mozambicano

Gonçalo Mabunda
PH: Nicola Gnesi
Gonçalo Mabunda - Untitled (Throne), 2018-2019
Rimarrà aperta fino al 30 giugno nella sede di Pietrasanta della Galleria Giovanni Bonelli la personale dedeicata a Gonçalo Mabunda “Il Creatore del Nascosto”. Nato a Maputo nel 1975, Mabunda, nonostante l’infanzia trascorsa in un paese devastato dalla guerra civile (1975-1991) ha potuto frequentare le scuole della capitale del Mozambico. L'artista ha così iniziato a dipingere a 17 anni e dai 22 anni ha iniziato a lavorare come artista a tempo pieno. La sua prima presenza alla Biennale di Venezia risale al 2015 mentre quest’anno è stato selezionato per rappresentare il Mozambico nel padiglione nazionale.
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo curato da Alessandro Romanini, presenta 20 sculture dell’artista mozambicano, create utilizzando materiali bellici smantellati come proiettili, parti di fucili e mitragliatrici, usati nella lunga e sanguinosa guerra civile che per 16 anni ha insanguinato il suo paese. Mabunda si appropria degli scarti bellici che vengono smontati e poi riassemblati per formare maschere e troni dalle reminiscenze tribali caratteristiche della cultura sub-sahariana. L’inizio di questa sua particolare produzione va ricercato nel programma governativo chiamato “Trasformare le pistole in speranze”, al quale Mabunda partecipò già dal 1995. Scopo del progetto era raccogliere le armi ancora estremamente diffuse sul territorio segnato dalla guerra civile appena conclusa, e distruggerne la gran parte mentre la quantità residuale, veniva consegnata agli artisti, chiedendo loro di “trasformarle” in modo creativo.
 
DA NON PERDERE
 
Le maschere di Mabunda hanno una grande forza evocativa e mantengono le valenze simboliche e rituali delle antiche maschere tribali africane facenti parte della cultura e della tradizione con le quali l’artista è nato cresciuto. Con le sue creazioni Mabunda condanna le atrocità della guerra e soprattutto ne mette in evidenza in chiave metaforica e simbolica, gli indissolubili legami con l’esercizio del potere politico. I troni, simbolo del dominio conquistato con le armi di cui sono composti, diventano allo stesso tempo denunce della vacuità di un governo ottenuto con la violenza e un cortocircuito tra la modernità tecnologica (di cui le armi sono espressione) e l’ancestralità dei riti del popolo mozambichiano e della sua memoria collettiva.
 
GONÇALO MABUNDA. IL CREATORE DEL NASCOSTO
Fino al 30 giugno 2019
Luogo: Pietrasanta (LU), Galleria Giovanni Bonelli 
Info: 391 3484694
Sito: www.galleriagiovannibonelli.it
 
 
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