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Canova, mostra, Napoli

Napoli, Mann ed Ermitage insieme per Canova

Al Mann per la prima volta un nucleo di 6 marmi provenienti dall'Ermitage

Antonio Canova
Villaggio Globale International
Antonio Canova - Amore e Psiche stanti, 1803
Apre oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la mostra evento Canova e l'antico, nata dalla collaborazione dello stesso Mann con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. La mostra celebra il grande maestro che, con la città partenopea ebbe un rapporto lungo e costante. Dapprima come giovane viaggiatore desideroso di ammirare le sue bellezze e opere d’arte e le antichità “ercolanesi” e di Paestum, poi successivamente per le tante e significative committenze dei regnanti e dell’aristocrazia napoletana. Il percorso espositivo curato da Giuseppe Pavanello, tra i massimi studiosi di Canova vuole mettere a fuoco il legame fecondo di Canova con l'arte antica.
 
PERCHE' ANDARE
 
La mostra riunisce più di 110 lavori del grande artista, tra cui 12 straordinari marmi, grandi modelli e calchi in gesso, bassorilievi, modellini in gesso e terracotta, disegni, dipinti monocromi e tempere, in dialogo con opere collezioni del MANN. Fra i prestiti internazionali segnaliamo un nucleo eccezionale di ben sei marmi provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo, che vanta la più ampia collezione canoviana al mondo. In mostra si potranno quindi ammirare “L’Amorino Alato”, “L’Ebe”, “La Danzatrice con le mani sui fianchi”, “Amore e Psiche stanti”, la testa del Genio della Morte e la celeberrima e rivoluzionaria scultura delle “Tre Grazie”. Non manca l’imponente statua, alta quasi tre metri, raffigurante “La Pace”, proveniente da Kiev e “l’Apollo che s’incorona” del Getty Museum di Los Angeles. 
 
DA NON PERDERE
 
Nel percorso espositivo si possono ammirare anche i capolavori in marmo che hanno entusiasmato scrittori come Stendhal e Foscolo, come la bellissima “Maddalena penitente” da Genova, il “Paride” dal Museo Civico di Asolo, la “Stele Mellerio”, vertice ineguagliabile di rarefazione formale e di pathos. Straordinaria, infine la presenza di alcuni delicatissimi grandi gessi come l’Amorino Campbell e il Perseo Trionfante, restaurato quest’ultimo per l’occasione. In mostra anche il “Teseo vincitore del Minotauro” e “l’Endimione dormiente” dalla Gypsotheca di Possagno. Sempre nell’ambito della collaborazione con l’Istituzione di Possagno è possibile prendere in visione, dopo un attento restauro, le 34 tempere su carta a fondo nero conservate nella casa natale dell’artista.
 
CANOVA E L'ANTICO
Dal 28 marzo al 30 giugno 2019 
Luogo: Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Info: 848 800 288
Sito: museoarcheologiconapoli.it
 
 
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