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Gehard Demetz, personale, Roma

Mostre a Roma: Gehard Demetz al MACRO

Al MACRO i drammi contemporanei nelle opere di Gehard Demetz 

Gehard Demetz
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Gehard Demetz – Opera in mostra
Fino al 10 settembre è possibile ammirare al MACRO la mostra di Gehard Demetz intitolata "Introjection". L'artista nato a Bolzano nel 1972 utilizza come materiale esclusivo della sua scultura il legno, a cui ha saputo dare nel corso degli anni una devianza contemporanea, uno scarto dalla regola e dalla funzionalità artigianale. Dando l’impressione, oltre che di scolpire, anche di comporre le opere attraverso assemblaggi di blocchetti di legno, Demetz introduce nelle sue sculture effetti di sfasamenti cromatici, distorsioni, allungamenti, anamorfosi, accorciamenti dimensionali, favoriti dall’uso di iconografie religiose, infantili, architettoniche, archetipiche, che conservano senso della memoria e della storia per dargli una nuova veste in chiave profondamente psicologica.
 
PERCHE' ANDARE
 
Curata da  Marco Tonelli la mostra si ispira a tematiche legate a iconografie sacre sia livello liturgico (tabernacoli) che architettonico (chiese) o devozionale (Maria Vergine e Sacro cuore), a cui fanno da contrappunto immagini profane e dissacratorie (Hitler e Mao) e laiche (fienili della Val Gardena), in cui a predominare è la dissonanza, la dissolvenza, la metamorfosi tra condizione infantile e adulta, tra predestinazione e maledizione. Il progetto è il frutto di una ricerca in bilico tra memoria, devozione, simbologia e tradizione, unita ad una immediatezza e istantaneità comunicativa che è tipica della contemporaneità dei nostri linguaggi più avanzati.
 
DA NON PERDERE
 
La mostra offre allo spettatore molteplici spunti per indagare le possibilità di una tecnica artistica, parte integrante della formazione “tedesca” e comunque nordica di Gehard Demetz, che si mette in ascolto di pressioni e drammi contemporanei come il rilievo assemblativo di tipiche e dozzinali figurine da presepe, raggruppate come fossero un’unica massa indistinta, quella di immigranti stipati su barconi Si tratta di una tecnica che esalta l’aspetto squisitamente materico della scultura, levigato e reso più morbido dal modo stesso di trattare le superfici di legno, spesso dipinte a creare stacchi inattesi tra materia e immagine, facendo della scultura una immagine oltre che un oggetto.
 
GEHARD DEMETZ - Introjection 
Fino al 10 settembre 2017
Luogo: MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma
Info: 060608
Sito: www.museomacro.org
 
 
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