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Giappone, architettura, mostra, Roma

Mostre a Roma: da Tange a Ito, la casa in Giappone

Al Maxxi prima mostra in Italia sul tema della casa nell'architettura e società giapponese

House
Photo by Iwan Baan
Sou Fujimoto Architects, House NA, Tokyo, Japan, 2011
Fino al 26 febbraio 2017 negli spazi del MAXXI una mostra racconta la centralità del tema della casa nell'architettura e nella società giapponese attraverso il lavoro di archistar. Si tratta di The Japanese House, un iniziativa curata da Pippo Ciorra in collaborazione con Kenjiro Hosaka, Florence Ostende e la consulenza di Yoshiharu Tsukamoto. Nel Giappone azzerato dalla Seconda Guerra Mondiale ed economicamente incapace di progettare grandi insediamenti pubblici, infatti, le città si trasformano lentamente in corpi vitali, apparentemente disordinati, in espansione continua, in cui piccole case unifamiliari vengono costruite, demolite e ricostruite senza sosta. 
 
Perchè andare
Il percorso espositivo affronta alcuni temi principali, presentando aspetti essenziali dello spazio domestico e architettonico giapponese, rivelando la ricchezza espressiva di questi progetti e la capacità di creare sempre una inattesa armonia tra l'uomo, l'edificio e il contesto che lo ospita. Il primo tema è quello della convivenza tra aspetti tradizionali e innovazione architettonica estrema, che vediamo nelle prime case in legno di Kenzo Tange ma anche in progetti "d'avanguardia", come la Sky House di Kikutake  o nelle opere più recenti di SANAA e Toyo Ito. Il secondo è quello della continuità della cultura giapponese ovvero quella continuità che troviamo tra l'esterno e l'interno della casa, tra natura e artificio, tra materiali antichi e tecnologicamente evoluti come nelle opere di Shirai, di Sakamoto, dello stesso Kengo Kuma. Il terzo aspetto riguarda infine il ruolo dello spazio domestico chiave d'accesso all'intera cultura metropolitana e al metabolismo urbano del Giappone di oggi, caratterizzato dalla congestione silenziosa degli spazi urbani, dal legame tra gli immaginari di architetti, artisti, cineasti, disegnatori di manga, fino all'impenetrabile ricetta che permette a ogni progettista giapponese di mescolare con innata sapienza sobrietà scintoista e minimalismo occidentale, materiali primordiali e hi-tech, privacy e trasparenza. Non si può in questo senso non rimanere affascinati dalle opere di Shinoara, a quelle di  Ryue Nishizawa e Sou Fujimoto, così come da quelle dei loro epigoni più giovani.
 
Da non perdere
L'allestimento disegnato da Atelier Bow-Wow in collaborazione con il MAXXI, tende a riprodurre la sensazione spaziale degli edifici presentati, nei quali la funzionalità è spesso intesa più come un dispositivo psicologico che pratico. 
 
THE JAPANESE HOUSE. Architettura e vita dal 1945 a oggi
Fino al 26 Febbraio 2017
Luogo: MAXXI, Roma
Info: 06.320.19.54
Sito: www.fondazionemaxxi.it
 
 
Saperne di più su LA MOSTRA DEL GIORNO
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