Rimarrà aperta fino al 15 novembre presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti "Carlo Dolci – Firenze 1616 – 1687", la mostra curata da Sandro Bellesi, Anna Bisceglia che celebra il genio artistico di Carlo Dolci il pittore fiorentino più importante del Seicento, le cui opere sono oggi conservate, in gran parte, nelle più note collezioni pubbliche italiane e in molti musei stranieri. L’esposizione dal taglio antologico mette in scena le varie fasi dell’attività dell’artista, contraddistinta, sempre, da immagini dalla bellezza virginea e atemporale, ostentata anche dalla resa levigatissima e quasi porcellanata degli incarnati, sui quali si rifrange, spesso, una pallida luce astrale. In occasione della mostra sarà esposta per la prima volta in Italia la tela “Salomè con la testa del Battista”, prezioso prestito della Royal Collection inglese.
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Perché andare
La mostra, si propone, attraverso una selezione di oltre settanta dipinti autografi dell’artista, di mettere a fuoco la bellezza e l’unicità dei dipinti di questo maestro, partendo dalle sue “prove” giovanili fino a giungere ai capolavori della piena maturità. Insieme ai dipinti eseguiti per Casa Medici, oggi conservati in gran parte nelle raccolte di Palazzo Pitti e nella Galleria degli Uffizi di Firenze, si affiancheranno pitture documentate nelle fonti antiche, citate soprattutto dal biografo Filippo Baldinucci, provenienti ab antiquo da storiche quadrerie fiorentine, oggi conservate, in prevalenza, presso famosi musei stranieri. Per comprendere anche l’entourage nel quale si formò l’artista e le affinità più o meno stringenti con alcuni dei più qualificati pittori fiorentini operanti al suo tempo è esposta in mostra anche una piccola sezione, nella quale compariranno opere di primissima qualità legate a nomi come il Cigoli, Jacopo Vignali, Matteo Rosselli, Cesare e Vincenzo Dandini e, ancora, Lorenzo Lippi e Felice Ficherelli. Al vasto campionario di dipinti sarà infine affiancata una raffinata selezione di disegni dell’artista, anche in questo caso appartenenti oggi a varie collezioni pubbliche e private, apprezzabili per la finezza esecutiva e per l’indubbia abilità nello studio e nella descrizione dal naturale.
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Da non perdere
Nel percorso espositivo insieme ad opere già note da tempo nella letteratura artistica saranno presentati dipinti recuperati negli ultimi tempi o finora inediti, come, oltre a una raffinatissima Sant’Agata già Osterley Park, il Ritratto del Beato Angelico, eseguito da Dolci nel 1648 come dono per la sua ammissione all’Accademia delle Arti del Disegno, ritenuto perduto, conservato attualmente nella direzione del Museo di San Marco a Firenze. Presenti in mostra anche le opere degli allievi della bottega di Dolci firmate da Onorio Marinari, Bartolomeo Mancini, Alessandro Loni e Agnese Dolci, figlia, quest’ultima, di Carlo.
Carlo Dolci 1616 -1687
Fino al 15 novembre 2015
Luogo: Galleria Palatina – Palazzo Pitti, Firenze
Info: 055 294883
Sito: http://www.unannoadarte.it
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