Apre oggi al pubblico negli spazi della Collezione Peggy Guggenheim la mostra Marino Marini. Passioni visive. La mostra a cura di Barbara Cinelli e Flavio Fergonzi, con la collaborazione di Chiara Fabi, è la seconda tappa dopo Palazzo Fabroni a Pistoia della prima retrospettiva mai realizzata dedicata a Marino Marini, che ambisce a situare organicamente l’artista pistoiese nella storia della scultura. In esposizione oltre 70 opere allestite negli spazi delle mostre temporanee, nonché nelle Project Rooms del museo e nella veranda adiacente tali spazi.
PERCHE' ANDARE
L’esposizione intende ripercorrere tutte le fasi della creazione artistica di Marini dagli anni ‘20 agli anni ‘50. Oggetto di indagine è soprattutto l’officina delle sue creazioni scultoree. Queste saranno poste in relazione diretta con i grandi modelli della scultura del ‘900 cui egli ebbe accesso e con alcuni esempi di scultura dei secoli passati, dall’antichità egizia a quella greco-arcaica ed etrusca, dalla scultura medievale a quella del Rinascimento e dell’Ottocento, che furono consapevolmente recuperati da lui e dai maggiori scultori della sua generazione. L’intimità degli ambienti della Collezione Peggy Guggenheim consentirà una inedita lettura concentrata e ravvicinata di oltre una settantina di opere di Marino Marini.
DA NON PERDERE
Fra le opere in mostra accanto all’ampio corpus di opere di Marino Marini, anche una selezione di lavori di artisti come Giacomo Manzù, Henry Moore, Pablo Picasso, Auguste Rodin e altri, nonché oggetti d’arte etrusca e sculture italiane del XV secolo. In mostra è privilegiato un dialogo più stretto, di fatto criticamente innovativo, tra le sue opere e quelle della tradizione scultorea cui l’artista ha fatto riferimento, che offre un nuovo punto di vista, a tratti provocatorio, sui temi affrontati dallo scultore che travalica le gabbie della cronologia e dei generi plastici.
Marino Marini. Passioni visive
Dal 27 gennaio all'1 maggio 2018
Luogo: Peggy Guggenheim Museum, Venezia
Sito: www.guggenheim-venice.it/