La Viareggio cosmopolita, magica e gaia del ventennio 1915-1935, eletta a luogo d’ispirazione, di passatempi e svaghi dall’elite culturale, rivive fino al 19 ottobre 2014 nella mostra Moses Levy. Luce marina. Analogamente a un Picasso e a un Matisse in Costa Azzurra, l’artista di origini tunisine dopo aver dialogato intimamente con la città di Viareggio, fissava nelle sue tele la luce di quel mondo, cogliendone con rara percezione gli effetti nel cielo, nelle vele ondeggianti, negli aquiloni attraverso una straordinaria fantasmagoria di riverberi che finisce col farsi stile.
Perché andare
La mostra è dedicata a quella felice stagione, durante la quale l’artista è riuscito a tradurre l’immagine scintillante e ruggente di una società vacanziera e mondana, al passo con i tempi. Sono gli anni che vanno dal primo conflitto mondiale alla grande depressione, ma ad un quadro tanto drammatico la sua vena creativa reagisce decisamente controtendenza con opere fondamentali, destinate a definirne la fisionomia europea.
Da non perdere
Curata da Susanna Ragionieri, la mostra, secondo un disegno monotematico, si concentra in una mirata selezione di circa quaranta dipinti filologicamente affini sia per cronologia, sia per tratto interpretativo. L’obiettivo è collegarli in un intimo dialogo teso ad evidenziare l’eccentrico e ricercato linguaggio formale, prima di quella svolta cruciale che, dalla limpida poetica tra le due guerre, si apre all’inquieto sentimento visivo della metà del Novecento.
Moses Levy. Luce marina. Una vicenda dell’arte italiana 1915-1935.
Fino al 19 ottobre 2014
Luogo: Centro Matteucci per l’Arte Moderna, Viareggio
info: 0584 430614
Sito: www.centromatteucciartemoderna.it
Spiaggia e figure a Viareggio, 1921