Racconta il legame di Giacomo Balla con la città Torino, dove visse fino al 1895, la mostra intitolata "Protoballa" che rimarrà allestita negli spazi della GAM fino al 27 febbraio 2017. L'esposizione nasce come ideale complemento alla mostra FuturBalla inaugurata il 28 ottobre alla Fondazione Ferrero di Alba e che omaggia il Maestro del Futurismo. A partire dalla documentazione del poverissimo Borgo del Rubatto, dove nacque nel 1871, la mostra segue le amicizie e la complessa formazione dell'artista. Un dialogo con la pittura piemontese che giunge fino al 1907, anno in cui Balla realizza lo straordinario "Ritratto di Clelia Ghedini Marani", conservato alla GAM, e anno in cui si tolse la vita Giuseppe Pellizza da Volpedo, le cui ricerche sul fronte divisionista e simbolista furono un punto di riferimento cruciale per la ricerca giovanile di Balla.
Perchè andare
Curata daVirginia Bertone e Filippo Bosco, la mostra offre dunque un ritratto della scena artistica torinese fin de siècle in relazione alla formazione e alle amicizie di Giacomo Balla, che sotto il profilo professionale si affermerà poi a Roma all'inizio del Novecento. Nel percorso espositivo è possibile ammirare il grande dipinto di Giacomo Grosso, il "Ritratto di Olimpia Oytana Barucchi" e lo studio di Balla per il "Ritratto di Clelia Ghedini Marani", oltre a opere di Federico Boccardo, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Pilade Bertieri, Felice Carena e Antonio Maria Mucchi.
Da non perdere
Accanto alle opere di pittura la mostra mette in scena per la prima volta le rare fotografie di Mario Gabinio che documentano la realtà povera dei sobborghi torinesi, e in particolare del quartiere Rubatto. In mostra anche diverse riproduzioni di documenti di Giacomo Balla conservati all'Accademia Albertina.
PROTOBALLA. La Torino del giovane Balla
Fino al 27 Febbraio 2017
Luogo: GAM, Torino
Info: 011 4429518
Sito: www.gamtorino.it