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Agnetti, mostra, arte concettuale

La "testimonianza" di Vincenzo Agnetti

Milano - Allo Studio Giangaleazzo Visconti la retrospettiva “Testimonianza” presenta trentadue opere realizzate dal 1967 al 1980 dal genio dell’arte concettuale 

 Tra me e te l'infinito inesistente<br>
CLP
Vincenzo Agnetti - Tra me e te l'infinito inesistente, 1971
Lo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano dedica a Vincenzo Agnetti (1926-1981), fino al 15 novembre una mostra antologica intitolata “Testimonianza".  Curata da Bruno Corà, la mostra presenta opere fondamentali per entrare nell’immaginario creativo di un protagonista assoluto del secondo Novecento. L’esposizione si apre con Permutabile, tavola modulare realizzata proprio nel 1967, in occasione del ritorno di Agnetti dopo il lungo soggiorno in Argentina che divide in modo marcato la sua attività di artista: da un lato la produzione figurativa maturata negli ambiti accademici, presto ripudiata e quasi del tutto scomparsa dai radar della critica e del collezionismo; dall’altro l’illuminata adesione al concettuale, nel solco della recente tradizione inaugurata da Piero Manzoni e dal gruppo Azimut, con il quale ebbe modo di collaborare attivamente.

Perché andare
Il percorso espositivo si snoda attraverso due serie cardine del lavoro di Agnetti, risalenti alla prima metà degli Anni Settanta. I feltri e le opere su bachelite: in entrambi i casi è la parola ad essere perno attorno cui ruota la speculazione intellettuale dell’artista, sia essa incisa oppure dipinta. Enigmatici, a tratti inafferrabili, venati di una squisita ironia i messaggi che Agnetti elegge a opera d’arte (Chi entra esce, Chi esce entra, In principio era la negazione…), costruendo un rapporto non solo concettuale ma anche visuale, persino tattile, con il testo.

Da non perdere
Fra le opere esposte si possono ammirare alcuni esemplari della serie degli Assiomi (ideati a partire dal 1968) fino al trittico organico al geniale Progetto per un Amleto politico (1973), con cui l’artista – forte del proprio percorso di formazione alla scuola del Piccolo Teatro e delle esperienze nell’ambito della letteratura sperimentale – immagina un’opera d’arte totale, innescata dal paradosso di un eroe shakespeariano svincolato dal proprio leggendario dubbio, ingabbiato e al tempo stesso liberato da una struttura narrativa e comunicativa completamente nuova.

VINCENZO AGNETTI – TESTIMONIANZA
Fino al 15 novembre 2015
Luogo: Studio Giangaleazzo Visconti, Milano
Info:02.795251
Sito: www.studiovisconti.net


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