Fino al prossimo 27 gennaio al Museo d'Arte di Mendrisio è possibile riscoprire l'opera di Max Beckmann grazie ad un'interessante mostra antologica che ripercorre il percorso artistico del pittore tedesco. Max Beckmann è, insieme ad artisti come Picasso e Matisse, uno dei massimi Maestri dell’arte contemporanea. Nonostante la sua maestria pittorica, plastica e grafica, le sue opere, inquietanti, enigmatiche e sensuali, continuano a essere una scoperta per il visitatore.
PERCHE' ANDARE
Nel percorso espositivo, curato da Siegfried Gohr, tra i massimi studiosi dell’artista, trovano spazio 30 dipinti, 15 acquarelli, 80 grafiche e 3 sculture. La mostra nasce non solo per riscoprire, finalmente, i principali capitoli dell’opera di questo maestro unico, ma anche per rivisitare il suo percorso artistico attraverso tutte le tecniche da lui utilizzate. Sarà, tra l’altro, una occasione rara per poter ammirare buona parte della sua eccezionale produzione grafica, elaborata principalmente tra il 1917 e il 1925 e dopo la Seconda Guerra Mondiale, decisiva sulla base di una nuova idea dello spazio nell’elaborazione del linguaggio maturo dell’artista, tra sogno e realtà.
DA NON PERDERE
Ricordiamo che Beckmann ha conferito nuova vita alle tradizionali categorie dell’arte: alle nature morte, alle scene in interni, al paesaggio, al ritratto. Soprattutto gli autoritratti costituiscono un’impressionante testimonianza biografica e storica contemporanea, mentre la parte complessa del suo lavoro è costituita da invenzioni di stampo mitologico e allegorico, che spesso si presentano come particolarmente enigmatiche. Tra gli artisti del XX secolo, Max Beckmann è uno di quelli che più ha intensamente vissuto, sentito e sofferto il proprio tempo. La fama, l'esilio, l'ostracismo, e poi un nuovo apprezzamento nel corso degli ultimi anni della sua vita, rispecchiano il destino dell'arte moderna e dei suoi creatori nella prima metà del secolo.
Max Beckmann (1884-1950)
Fino al 27 gennaio 2019
Luogo: Museo d’arte Mendrisio
Info: +41. 058.688.33.50
Sito: www.mendrisio.ch
