Fino al prossimo 18 settembre sarà possibile ammirare presso l'Accademia Carrara il "Compianto su Cristo morto" di Antoon van Dyck. Il grande dipinto databile tra il 1628 e 1632 arriva a Bergamo in occasione dell'inaugurazione di una serie di mostre dedicate ai protagonisti della pittura europea. Con questa iniziativa l'Accademia Carrara vuole infatti intraprendere un percorso per favorire il confronto tra maestri italiani e internazionali.
PERCHE' ANDARE
Il Compianto ha un'antica provenienza. Appartenuto alla famiglia dei duchi Airoldi di Cruillas di Palermo, è poi riapparso a Roma fortunosamente in seguito alla seconda guerra mondiale e di recente è giunto nella collezione privata che lo concede in prestito. Si tratta di un'opera a lungo cercata, come prototipo originale e di eccezionale qualità, dal quale derivano una serie di varianti e repliche, sia autografe sia di bottega, tra le quali una di notevole interesse donata ad Accademia Carrara nel 1924 in seguito al lascito di Carlo Ceresa. In questo dipinto si legge un linguaggio figurativo di altissimo livello che si è evoluto a contatto con le molte esperienze del viaggio in Italia di Van Dyck, compiuto tra il 1621 e 1627, e che mostra riferimenti in cui si fondono echi di Tiziano e contatti con la grande pittura bolognese coeva, dei Carracci e di Guido Reni.
DA NON PERDERE
Secondo le dichiarazioni di Giovanni Valagussa conservatore Accademia Carrara il dipinto rappresenta il fondamentale snodo per l'idea del rovesciamento in primo piano della scultorea figura di Cristo che si distende per tutta la lunghezza dell'insolito formato orizzontale della tela. Attorno la cerchia delle figure piangenti crea un emiciclo dove la Maddalena, Maria, un cherubino e gli altri due angeli convergono in una dolorosa attrazione, quasi protettiva verso il corpo martirizzato. La pittura sublime, velocissima e vorticosa - a tratti finitissima e a tratti quasi abbozzata - esalta il turbine disperato dei sentimenti.
ANTOON VAN DYCK
Fino al 18 settembre 2017
Luogo: Accademia Carrara, Bergamo
Info: 035 270272
Sito: www.lacarrara.it