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Ravenna, Paesaggi, Mostra

Il Bel Paese va in scena a Ravenna

Al Museo d'Arte ravennate, un’esposizione prende in esame i documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane

Giacomo Balla
Studioesseci
Giacomo Balla - Velocità d’automobile, 1913
Rimarrà visibile fino al 14 giugno al Museo d'Arte della Città di Ravenna Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi, una mostra che intende restituire, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del 'paesaggio' italiano inteso in tutti i suoi aspetti, offrendo un palinsesto della società e della cultura dalle premesse dell'Unità alla partecipazione al primo conflitto mondiale, di cui cade il centenario proprio nel 2015. La mostra, curata da Claudio Spadoni racchiude un'ampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Guaccimanni, dedicati all'epopea risorgimentale.

Perché andare
Il percorso espositivo offre una sequenza di documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane, e insieme spaccati di vita quotidiana come specchio di diverse condizioni sociali, in un tempo di grandi trasformazioni, ma anche nella prospettiva eccentrica degli artisti stranieri calati nel nostro Paese per ammirarne e dipingerne le bellezze. Una storia, anche, di interpretazioni diverse, in taluni casi a carattere ancora marcatamente regionalistico, in altri, di trasformazioni linguistiche di respiro europeo per un arco di tempo che va dalla pittura dei Macchiaioli all'insorgere dell'avanguardia futurista. Fra le immagini della mostra vette alpine, vedute lacustri, paesaggi marini e scorci tra i più pittoreschi d’Italia ad opera di pittori come Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini.

Da non perdere
Oltre che per l'intrinseco fascino degli scorci naturali all’interno della mostra il Bel Paese viene raccontato attraverso immagini suggestive di tradizioni e costumi, grazie ad opere di figure come Michetti, Signorini, , Morbelli, con rappresentazioni della vita quotidiana di una società ancora rurale ma che lentamente si avvia all'industrializzazione. È il caso di artisti come Fattori, Cannicci, Cammarano, Boccioni, per citarne alcuni, mentre la parte conclusiva dell’esposizione è dedicata alle opere realizzate tra il primo e il secondo decennio del '900, che documentano le premesse divisioniste e l'avvento del Futurismo con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà e Russolo.

Da ammirare: I FAMOSI MOSAICI DELLA CITTA' 


Il Bel Paese. Dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi
Fino al 14 giugno 2015
Luogo: Museo d'Arte della città di Ravenna
Info: 0544 482477/482356
Sito: www.mar.ra.it


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