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Muybridge, mostra, Milano

I nudi di Muybridge in mostra a Milano

Alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese va in scena la prima personale in Italia con i celebri nudi in movimento del fotografo inglese

Two men fencing
Studioesseci
Eadweard Muybridge - Two men fencing, 1887
Apre i battenti oggi alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese la prima mostra in Italia dedicata al fotografo inglese Eadweard Muybridge (1830 – 1904), celebre per aver inventato il movimento, influenzando con le sue immagini Degas e gli artisti del suo tempo e anticipando la nascita del cinema. Il primo approccio professionale con la fotografia, Muybridge, inglese emigrato negli States, lo ebbe documentando la potente bellezza del Parco Nazionale di Yosemite. Poi la curiosità di un uomo d’affari lo spinse a verificare l’ipotesi se, nel galoppo, tutte e quattro le zampe del cavallo risultino contemporaneamente alzate rispetto al suolo, come le dipingeva Gericault e con lui i grandi artisti del momento. Utilizzando 24 fotocamere collegate ad altrettanti fili lungo il percorso, Muybridge ottenne una sequenza di immagini che documentavano con assoluta precisione il movimento dei cavalli, confermando che per alcuni istanti effettivamente nel galoppo l’intero loro corpo risulta sollevato dal suolo, ma indicando anche che l’estensione delle zampe risultata affatto diversa da quella immaginata agli artisti.
 
Perchè andare
Nel percorso espositivo di “Muybridge Recall. Tra scienza e arte”, curato da Leo guerra e Cristina Quadrio Curzio, ritroviamo oltre agli scatti sui  dei  cavallli durante la corsa anche i celebri nudi sugli attrezzi ginnici, i passi a quattro zampe di un bufalo, i voli degli uccelli e la corsa con abbraccio di un bimbo alla sua mamma. Ed è proprio grazie a questi scatti che molti artisti, di fine '800 capirono l’importanza della fotografia come fonte di documentazione oltre la capacità visiva. Divenne, infatti, comune trasporre dalle foto non solo il movimento invisibile all’occhio umano ma anche altri aspetti della realtà, giungendo ad dipingere direttamente sull’immagine fotografica. Ricordiamo infine che con la collaborazione dell’Università di Pensylvania, Muybridge mise a punto lo Zoopraxiscopio, uno strumento simile allo Zoetropio, che consentiva di proiettare le immagini, rendendole così contemporaneamente visibili ad un piccolo pubblico. Come al cinema. 
 
Da non perdere
La mostra non si limita a presentare un focus sulla storica produzione di Muybridge ma viene ricomposto, in chiave contemporanea, il set che egli usava per gli scatti in piano sequenza.  Del percorso di visita faranno parte anche “L’assassino nudo” e un “film stenopeico”, docu-films originali realizzati da Paolo Gioli.
 
Muybridge Recall. Tra scienza e arte
Dal 19 maggio al 1 ottobre 2016
Luogo: Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
Info: 02 48.008.015
Sito: www.creval.it
 
 
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