La città di Genova rende omaggio a Lisetta Carmi con una mostra personale che apre i battenti oggi a Palazzo Ducale. La mostra mette in scena 220 immagini che ripercorrono l’intero percorso creativo della grande fotografa. Di origine ebraiche, l’artista ha conosciuto l’orrore delle persecuzioni razziali, quelle che segnarono anche la sua adolescenza; espulsa dalla scuola, mentre i suoi fratelli andarono a studiare in Svizzera, rimase nella solitaria casa di Lungoparco Gropallo con il pianoforte a tenerle compagnia fino a diventare concertista. Ma quando gli avvenimenti politici italiani con il governo Tambroni, generano una svolta a destra, Lisetta sente l’urgenza di prendere posizione. Abbandona quindi il pianoforte e nel corso di un viaggio in Puglia, affascinata dalla luce e dalla bellezza del Salento, compra la sua prima macchina fotografica per incontrare così il magico con la fotografia.
Perché andare
La mostra, allestita nella Loggia degli Abati, curata da Giovanni Battista Martini, si apre con la sezione dedicata alla sua città natale, con immagini che documentano la forte identità sociale e culturale della Genova degli anni ’60 e ’70. L’intensa attività portuale, la forte presenza industriale e la crescita smisurata dell’edilizia pongono la città al centro di forti tensioni sociali, non di meno in quegli anni nascono realtà culturali all’avanguardia nell’ambito del teatro, della musica e delle arti visive che il suo obiettivo riprende con rigore e lucidità. Una sezione è dedicata agli straordinari ritratti di Ezra Pound. Pur se realizzati in un breve incontro con il poeta nella sua casa di Rapallo, ne restituiscono la complessità e la straordinarietà. In mostra anche molte immagini inedite dedicate ai ritratti di artisti come Lucio Fontana, Luigi Dallapiccola, Leonardo Sciascia, Claudio Abbado, Joris Ivens, Carmele Bene e Lele Luzzati.
Da non perdere
Nel percorso espositivo confluiscono anche le foto realizzate durante i numerosi viaggi compiuti nel corso degli anni, da quelle scattate in Sicilia dove si reca per un progetto congiunto con Sciascia, a quelle della Sardegna così come quelle realizzate in paesi lontani come l’America Latina, Israele, La Palestina, l’Afghanistan e l’India. Di particolare interesse le due sezioni che chiudono la mostra: la prima dedicata al momento della nascita con la ripresa di un parto nella sua sequenza temporale e la seconda con una selezione delle fotografie dei travestiti che furono raccolte in un volume uscito nel 1970 e che sono tra le sue immagini più note.
Lisetta Carmi. Il senso della vita. Ho fotografato per capire
Dal 13 novembre al 31 gennaio 2016
Luogo: Loggia degli Abati- Palazzo Ducale, Genova
Info: 010 8171600/663
Sito: http://www.palazzoducale.genova.it
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