A partire dal 6 settembre Palazzo Zabarella di Padova ospiterà la più completa antologica mai dedicata a Vittorio Corcos (Livorno 1859 - Firenze 1933). Curato da Ilaria Taddei, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi il percorso espositivo che presenterà oltre 100 dipinti dell'artista livornese, si articolerà in sei sezioni suddivise tra il piano terra e il primo piano nobile del palazzo padovano. Non mancherà, all’interno della mostra un confronto con artisti quali Giuseppe De Nittis, Léon Bonnat, Ettore Tito e altri, coi quali Corcos ha intrattenuto un rapporto di lavoro e di amicizia
Perchè andare
L’esposizione, ripercorrerà le vicende del pittore livornese, attraverso un considerevole nucleo di capolavori, affiancati a numerose opere inedite, provenienti dai maggiori musei e dalle più importanti collezioni pubbliche e private, che attesteranno la crescente fortuna critica dell’artista, documentata anche dalla frequente esibizione di suoi dipinti in recenti iniziative nazionali. La prima sezione analizzerà i luoghi che hanno visto scorrere l’esistenza di Corcos, gli amici e le importanti personalità che ha frequentato, tra cui l’Imperatore Guglielmo II di Germania, Giosuè Carducci, Silvestro Lega e molti altri. Un capitolo particolare sarà dedicato a Parigi, città in cui visse dal 1880 al 1886 e che lo vide uno dei maggiori interpreti della cosiddetta pittura della vita moderna, assieme a Boldini e De Nittis. Una serie di dipinti, alcuni di grandi dimensioni, confermano come, anche dopo il 1900, Corcos continui a elaborare la fortunata formula del ritratto mondano. L’ultima sezione, La luce del mare, rivelerà infine come i suoi soggiorni a Castiglioncello, a partire dal 1910, sembrano riportarlo all’osservazione della realtà e alle gioie della pittura en plein air.
Da non perdere
La mostra ruoterà attorno al grande capolavoro Sogni, l’opera più celebre di Corcos, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Si tratta del ritratto, davvero particolare per l’epoca, di una ragazza moderna, Elena Vecchi. Grazie alla forza del gesto e dello sguardo, come alla suggestiva ambientazione, è diventato l’immagine più emblematica della cosiddetta Belle Époque di cui ben rappresenta l’atmosfera sospesa tra i sogni dorati e una sottile inquietudine. Esposto per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze 1896, il quadro aveva destato un “chiasso indiavolato” e provocato un acceso dibattito sul significato da attribuire a quell’intenso ritratto di giovane donna, ora definito “spiritualista” ora “realista”, ma infine universalmente ammirato per l’originalità della composizione e l’inquieto carattere della protagonista. Fra le opere in mostra segnaliamo Ore tranquille (1885-1890 ca.) e Jeune femme se promenant au Bois de Boulogne e poi ancora La signora col cane, la Figlia di Jack La Bolina e Le istitutrici ai Campi Elisi del 1892, uno dei vertici dell’artista livornese, che raffigura una scena ambientata in una dorata giornata d’autunno in uno dei luoghi più affascinanti di Parigi.
Corcos. I sogni della Belle Époque
Dal 6 settembre al 14 dicembre 2014
Palazzo Zabarella, Padova
Info. 049.8753100
Sito. www.zabarella.it
PADOVA OMAGGIA VERONESE